È stata una delle più grandi discariche di rifiuti speciali della Toscana ma è ferma dal 1998. Solo che in questi 22 annil’impianto non è mai stato messo in sicurezza e manca un atto di chiusura definitiva. Sulla discarica della Grillaia che è nel Comune di Chianni, in provincia di Pisa, adesso c’è una delibera della Giunta regionale della Toscana dello scorso 25 maggio che ha dato parere favorevole al progetto presentato da Nuova Servizi Ambiente – il gestore dell’impianto – per conferire 270 mila metri cubi di rifiuti, in gran parte eternit, equivalenti a circa 351 mila tonnellate. Per l’ennesima volta coloro che governano la Regione se ne fregano del territorio e preferiscono favorire il folle progetto della Nuova Servizi Ambiente Srl a discapito della salute dei cittadini. È inaccettabile che la Regione Toscana pensi a riempire i conti in banca dei gestori della discarica della Grillaia invece di mettere al primo posto la salute degli abitanti della Valdera. Voler riaprire una delle più grandi discariche regionali di rifiuti speciali, dove negli anni sono stati smaltiti oltre 1.500.000 di tonnellate di scarti industriali di ogni genere, e autorizzare lo smaltimento di altre 270 mila metri cubi di eternit è una scelta scellerata. Pochi giorni fa abbiamo appreso dalla stampa che le ruspe sono già al lavoro per realizzare le vasche per l’amianto nella discarica. Si tratta di un atto di arroganza di fronte al quale occorre che la Regione Toscana prenda una posizione netta. Non è possibile, infatti, che la mozione di Fratelli d’Italia votata all’unanimità dal Consiglio regionale e che impegnava la regione a rivedere l’autorizzazione al progetto, venga disattesa in modo così evidente. Dove sono adesso i consiglieri regionali del centro sinistra che in questi mesi si sono fatti belli manifestando al fianco dei cittadini? Hanno già messo la testa sotto la sabbia e faranno finta di niente? Noi torniamo a gran voce a chiedere un intervento urgente e indifferibile. Meno discariche in Valdera e una maggiore valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche e turistiche. La Regione riveda l’autorizzazione al progetto e convochi il gestore e i comuni interessati per fissare le modalità per una corretta gestione del post mortem della discarica per la chiusura definitiva del sito.
Matteo Bagnoli candidato in Consiglio regionale per Fratelli d’Italia
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