Alberti (Lega): "A Firenze tutto fermo per il cimitero degli animali d'affezione"

“Un altro progetto arenato grazie alle amministrazioni targate PD: il cimitero degli animali d’affezione che doveva sorgere sulle colline tra Firenze e Scandicci, a Spazzavento, è fermo, addirittura il presidente del parco si è dimesso, per l’immobilità dei due Comuni – dice il Consigliere regionale della Lega e candidato alle prossime elezioni regionali, Jacopo Alberti – sono 15 anni che il Comune di Firenze promette di realizzare il cimitero degli animali, ma oltre alle promesse e alle paginate sui giornali non è stato realizzato niente. Addirittura nel 2005, con il sindaco Leonardo Domenici, si arrivò all’approvazione di un progetto esecutivo da 230mila euro, poi revocato due anni dopo. Il cimitero doveva sorgere in una zona dell’attuale cimitero di Trespiano, ma non se ne fece niente. Nel 2014 poi l’amministrazione comunale tornò a promettere il cimitero degli animali, grazie l’accordo con il Comune di Scandicci, ma nonostante alcuni lavori di ripristino dell’area, non se n’è fatto niente. Tant’è che il Presidente del Parco di Spazzavento, nominato dalla Giunta Nardella, dove doveva essere realizzato il cimitero, si è dimesso da un anno”.

“Come Consigliere regionale della Lega, l’anno scorso ho presentato una proposta di legge per tutelare la salute degli animali e aiutare le fasce più deboli della popolazione toscana a pagare le spese veterinarie dei propri amici a quattro zampe. Il Pd di tutta risposta ne ha scritta un’altra molto simile, ma dubito che abbiano un vero interesse ad aiutare gli animali. Nel 2007, quando il progetto del cimitero degli animali venne revocato, Eugenio Giani era assessore del Comune di Firenze, e con lui c’era anche Riccardo Nencini;  nel 2014 invece c’era Titta Meucci, in Giunta. Tante promesse ma niente di fatto: questo è il modus operandi del PD e della sinistra toscana che anche oggi si candida a guidare la Toscana. Il biglietto da visita? Un nulla di fatto. Per la Lega gli animali sono importanti – conclude Alberti - sono parte della famiglia, e meritano un posto in cui poter essere ricordati anche a Firenze”.

Fonte: Jacopo Alberti Ufficio Stampa

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