Terapia intensiva a Volterra, TC: "Malacarne parla da medico o da politico?"

(foto gonews.it)

Non ci sorprende l'uscita del primario di Rianimazione Malacarne, contrario alla Terapia Intensiva a Volterra. Anche se non è chiaro se il dottor Malacarne abbia parlato nella veste di esperto, o in quella di politico candidato per la Sinistra in appoggio a Giani.

Non ci stupisce una difesa a spada tratta del "modello" sanitario realizzato in anni da Enrico Rossi, un modello che ha visto progredire alcuni primari, e molte persone vicine al sistema-Partito.

Adesso abbiamo almeno chiaro che, se dovesse vincere Eugenio Giani, Volterra non vedrà mai la Terapia Intensiva, nè la sub-intensiva nè altri modelli già presenti in ospedali delle stesse dimensioni. Purtroppo è la logica dell'accentramento, politica portata avanti senza ritegno negli ultimi 20 anni dal Pds-Pd. 

Sarebbe da capire come mai altri professionisti invece insistono per chiedere la terapia intensiva. Forse qualcuno non la vuole perchè poi, vista la spesa, le sale operatorie di Volterra dovrebbero essere messe in condizione di lavorare, e l'Ospedale sarebbe messo in sicurezza una volte per tutte. Forse a qualcuno torna comodo un Ospedale debole, sul quale non far pervenire nè investimenti nè personale. Con un'idea bucolica della Valdicecina, quale terra che può al massimo accontentarsi di qualche elicottero o ambulanza attrezzata, ma senza una Viabilità degna di tale nome. Noi crediamo invece nel civismo diffuso in Toscana, che solitamente è sinonimo di buon governo: crediamo nella forza e nel valore delle piccole e medie Valli, e nel valore aggiunto degli ospedali periferici. L'esperienza Covid veramente non ha insegnato nulla a chi ha l'arroganza dovuta a una posizione di forza grazie alla politica. Sentiamo però molta voglia di cambiamento. 

Personalmente mi batterò per applicare il progetto di Auxilium Vitae, pensato da medici meno "coinvolti" di Malacarne, e sostenuto dalla Fondazione CRV, per portare anche a Volterra pari dignità per la salute dei suoi abitanti.

Noi cittadini della Valdicecina non ci rassegneremo a essere cittadini di serie Z, come da protocollo ASL.

Antonella Bassini - Toscana Civica

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