Due nuovi casi di smaltimento illecito di scarti scoperti dalla Polizia municipale.
Una pattuglia in borghese del reparto Rifredi e dell'area controlli speciali contro l'abbandono rifiuti, appostata nella zona tra le vie di Brozzi/Pistoiese e Pratese, si è imbattuta in un autocarro con il cassone pieno di scarti edili. Gli agenti lo hanno seguito in direzione Campi Bisenzio e lo hanno fermato al confine per controllare se il trasporto seguiva le prescrizioni specifiche. Il conducente, un italiano residente a Prato, risultava regolarmente iscritto all'albo nazionale gestori ambientali e il materiale era compatibile con l'autorizzazione, trattandosi di circa 500 chili di scarti edili tra cui parti di pannelli in cartongesso, calcinacci, parti di mobilia e scarti vari. Alla visione del formulario, però, sono emersi dubbi in quanto questo risultava redatto in maniera parziale e vi erano delle discordanze sull'orario dell'inizio del trasporto e destinazione. Da successivi accertamenti sono emerse alcune irregolarità sulla documentazione legittimante il trasporto tanto che al conducente è stata contestata una violazione di 516 euro per la compilazione incompleta del formulario.
Sempre nella stessa notte, intorno alle 23, la pattuglia, appostata nei pressi di una delle tante postazioni dei cassonetti interessate al fenomeno dell'abbandono dei sacchi di scarti tessili, notava una grossa BMW familiare che a fari spenti si avvicinava alla postazione, faceva manovra e si posizionava con il portellone posteriore al primo cassonetto.
Gli agenti hanno così scoperto che il conducente stava prendendo un sacco di plastica di circa 30 chili dalla bauliera con l'intento di metterlo nel cassonetto. L'uomo, un cinese residente a Campi Bisenzio, non aveva alcuna autorizzazione al trasporto dei rifiuti speciali non pericolosi e pertanto gli agenti hanno sequestrato l'auto e i sacchi introducendo il tutto nella depositeria comunale a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'uomo oltre a quanto previsto per il reato di smaltimento illecito rischia anche la confisca del veicolo così come prevede la normativa di riferimento del dlgs 152/2006.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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