“Quanto accaduto alla Tenuta di Suvignano è terribile. Se l’ipotesi dolosa fosse confermata avremmo ulteriore conferma che la mafia in Toscana c'è, fa affari e distrugge. Per troppo tempo la politica regionale ha affrontato il problema con energie insufficienti. Serve un altro modo per contrastare la mafia. Insieme a magistratura, enti locali e associazionismo dobbiamo creare un sistema di lotta permanente” così Tommaso Fattori, candidato presidente per Toscana a sinistra, a commento dell’incendio che ieri ha devastato la tenuta di Suvignano.
“La Tenuta di Suvignano - precisano i candidate e le candidate di Toscana a Sinistra circoscrizione Siena - è un po’ il simbolo dei beni confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata, di quella mafia che non è più confinata in Sicilia, ma fa affari e lava i propri denari anche in Toscana”.
“Suvignano è un progetto unico nel panorama nazionale che negli intenti della Regione deve vivere e creare sviluppo per il territorio. Per questo siamo spiacevolmente colpiti dai gravissimi danni che l’incendio di ieri notte ha causato. E lo saremo ancora di più se la Procura di Siena ne confermerà la matrice dolosa” proseguono Fiorenza Bettini, Roberto Fondelli, Sabrina Pirri, Michele Pinassi, Lia Valentini e Michele Vittori.
“Non dobbiamo abbassare la guardia, anzi pretendere che il tavolo sui beni confiscati della Regione continui, ed anzi rafforzi, il suo operato” concludono le candidate e i candidati di Toscana a Sinistra della circoscrizione Siena.
Fonte: Toscana a Sinistra - Ufficio Stampa
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