Dal Saharawi all'Empolese Valdelsa: niente 'accoglienza' a causa del Covid, ma il progetto non si ferma

L'Associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi, Hurria e le Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli sostengono da decenni il progetto di accoglienza estiva dei Piccoli Ambasciatori di Pace Saharawi. Quest'anno la situazione mondiale della pandemia covid19 ha obbligato a fare scelte diverse.

Il sostegno al benessere ed alla crescita dei bambini è stato favorito attraverso un progetto alternativo che si sta svolgendo nei campi dei rifugiati in Algeria, presso le tendopoli nei pressi di Tindouf. Il progetto prevede il sostegno ad attività di screening sanitario ed attività ludiche/ricreative e didattiche.

Ovviamente nei campi dei rifugiati oltre alle difficoltà dovute alle necessarie attenzioni contro il contagio ci sono le avversità del caldo estremo, ma il progetto va avanti con buoni risultati.

"Abbiamo sentito le Amministrazioni Comunali di Certaldo, Castelfiorentino, Fucecchio, San Miniato ed Empoli, tradizionali partner del progetto di accoglienza per renderle partecipi di questa modalità particolare di quest'anno. Auspicando che l'evoluzione della pandemia possa darci la possibilità di continuare ad ospitare i bambini nelle nostre zone tra di noi e poter manifestare la solidarietà anche attraverso gli abbracci che tutti meritiamo dal prossimo anno. Le nostre associazioni continuano a sostenere la causa del Popolo Saharawi per il diritto all'autodeterminazione attraverso diverse strade. Chi fosse interessato potrà contattarci per esserne partecipe".

Fonte: Ufficio stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro

torna a inizio pagina