Giornalisti, Fattori firma il protocollo Ast: "Vincolare fondi pubblici a contratti regolari"

“Giornalisti precari come raccoglitori di pomodori"


“L’informazione è un bene pubblico fondamentale per la comunità e per la tenuta democratica del Paese e deve essere sostenuta specialmente in questo momento, a condizione di vincolare l’erogazione di fondi pubblici alla creazione di lavoro di qualità e a contratti regolari. Oggi la precarietà, sempre più diffusa nel mondo del giornalismo, è arrivata a livelli inaccettabili. Dilaga il cottimo, con giornalisti pagati pochi euro a pezzo, in condizioni simili a quelle dei raccoglitori di pomodori. Così ne va anche della qualità e libertà dell'informazione, poiché giornalisti sottopagati e senza tutele hanno scarse capacità contrattuali, sono facilmente ricattabili e dunque hanno una ridotta indipendenza. I giornalisti precari hanno anche poco tempo e poche risorse a disposizione per verificare e approfondire le notizie, riuscendo spesso ad assicurare una corretta informazione soltanto grazie alla loro professionalità, passione ed etica personale e professionale”.

È quanto ha affermato stamani il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra Tommaso Fattori dopo aver firmato nella sede Ast il protocollo per la tutela della libertà d’informazione e a favore della categoria dei giornalisti. “Non si tratta quindi di pronunciare astratte dichiarazioni sulla libertà di stampa ma di fare in modo che le istituzioni, a partire dalla Regione, abbiano un ruolo maggiore nella tutela contrattuale dei giornalisti, finanziando soltanto gli organi di stampa che offrono lavoro regolare e di qualità e favorendo le stabilizzazioni”.  “Durante la crisi del Covid abbiamo giustamente lodato gli operatori della sanità, ma anche i giornalisti hanno svolto con coraggio un ruolo fondamentale e decisivo. In taluni casi, come quando l’ASL Toscana centro ha licenziato un sindacalista Cisl accusato di avere rilasciato dichiarazioni critiche alla RAI sulla gestione dell’emergenza sanitaria, si è persino dichiarato guerra alla libertà di informazione, cercando di colpire le fonti di chi non si accontentava di riportare solo le veline ufficiali. Sono contento che il Consiglio regionale abbia approvato all’unanimità la mozione di Toscana a Sinistra che ha portato al reintegro del lavoratore licenziato. E’ stato un bene anche per la stessa libertà di informazione”.

Tra gli impegni che il sindacato toscano chiede questa volta di far propri a chi sarà chiamato a guidare la Regione Toscana, ci sono l’istituzione di un tavolo permanente sull’informazione regionale con poteri anche propositivi di leggi sul tema dell’informazione; l'impegno a promuovere un sistema regionale dell’informazione e della comunicazione pubblica capace di innovarsi, attento ai diritti e alla valorizzazione del lavoro giornalistico e della sua specificità; il rifinanziamento della legge regionale sull’informazione locale, con criteri che premino le realtà che maggiormente investono nell’innovazione e nelle creazione di nuovi posti di lavoro. Il protocollo prevede, infine, azioni mirate a promuovere tutte le opportunità di finanziamento legate ai fondi europei e l’impegno a continuare sulla strada già percorsa a sostegno della radiofonia in ambito territoriale, con criteri premiali per l’occupazione giornalistica nell’affidamento di format istituzionali.

Fonte: Gruppo Consiliare Toscana a Sinistra Regione Toscana - Ufficio Stampa

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