“Ci sono anniversari che sfidano il tempo, eventi che dirottano la storia. Era il 1420 quando il genio fiorentino iniziò la sua impresa. Costruire la più grande e innovativa cupola del suo tempo, per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Eretta fra il 1420 e il 1434 per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la cupola del Brunelleschi è doppia: è costituita da due calotte ogivali, in pietra e mattoni, tra loro collegate. Ha un diametro di 45,5 metri. E si eleva fino a 116 metri, contando i 22 metri della lanterna in cima. Il peso: circa 37.000 tonnellate.
Dopo che gli odiati pisani ebbero progettato la loro Piazza dei Miracoli, infatti, pace non ci fu per i fiorentini finché non venne messo in cantiere qualcosa di altrettanto grandioso, qualcosa destinato a diventare una meraviglia del mondo. Leon Battista Alberti nel suo trattato De pictura definì il capolavoro di Brunelleschi come un 'artificio incredibile'.
A 600 anni dalla prima pietra, perché questa ricorrenza investe Santa Maria a Monte? Alcuni santamariammontesi furono parte attiva di questa costruzione che introdusse tecniche costruttive innovative grazie alla collaborazione di fior di professionisti e maestranze. In quel tempo Santa Maria a Monte era nell’area di influenza fiorentina. Una personalità si distinse: Piero da Santa Maria a Monte” – dichiara il Sindaco Ilaria Parrella.
Ne parleranno Venerdì 7 Agosto il professor Michele Di Sivo dell’Università di Pisa, Matteo Gorini dell’Associazione Cultura Classica, la dottoressa Roberta Barsanti, Direttore Museo di Vinci, il Dott. Alexander Neuwhal, progettista informatico per la divulgazione storica e Renato Colombai, studioso di storia locale.
L’iniziativa si svolgerà a partire dalle ore 21.30 presso l’Area Archeologica “La Rocca” di Santa Maria a Monte.
L'ingresso è libero e gratuito ma occorre la prenotazione, al fine garantire il pieno rispetto delle norme anti-contagio. Per informazioni e prenotazioni chiamare al 3333495168. La conferenza è visibile anche in diretta Facebook sulla pagina Santa Maria a Monte MUSEI.
Fonte: Comune di Santa Maria a Monte
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