Lo svuotamento della diga di Pavana è stato eseguito da Enel Green Power in attuazione di un provvedimento urgente dell'Ufficio tecnico per le dighe del Ministero delle infrastrutture, emanato per tutelare la pubblica incolumità e consentire l’adeguamento dello sbarramento alle normative antisismiche. L'intervento è stato autorizzato dalla Regione Emilia Romagna; la Regione Toscana, tramite vari settori dell’Ente, ha contribuito nel formare la lista delle numerose e puntuali prescrizioni da rispettare per il corretto svuotamento.
La morte di gran parte della fauna ittica nei corsi d'acqua a valle della diga di Pavana rappresenta un fatto inaccettabile che doveva essere evitato, proprio grazie alle prescrizioni precedentemente indicate.
La Regione Toscana, informata dei drammatici eventi ha subito provveduto a investire Arpat - l'Agenzia regionale per l'ambiente della Toscana - della verifica della situazione ambientale, inoltre ha dettato a Enel Green Power le condizioni per mettere in sicurezza il sito. Nello specifico di intraprendere ogni azione per migliorare la qualità delle acque in uscita dalla diga, attuare da subito misure per favorire la nascita di erba sul fondo del bacino adesso svuotato (la nascita di erba impedirà o attenuerà il possibile dilavamento di ulteriori fanghi in caso di piogge) e di verificare che non ci siano accumuli di sedimenti che possano ostacolare il normale deflusso delle acque a valle dello sbarramento. Enel Green Power, infine, dovrà ripristinare lo stato dei luoghi.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa
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