Rimorchio perde rifiuti delle mense, denunciata ditta di trasporto nel Mugello

I carabinieri forestali di Barberino di Mugello dopo una segnalazione sono giunti in un ristorante di zona per verificare un presunto sversamento proveniente da un rimorchio posteggiato nel parcheggio del ristorante.

Nel parcheggio era presente un rimorchio cassonato, dal quale stava fuoriuscendo del liquido maleodorante.

All'arrivo della motrice sono stati condotti i primi accertamenti. Il conducente della motrice ha riferito che, durante la serata precedente, mentre stava transitando sull’autostrada A1 in prossimità di Calenzano con direzione nord, a seguito di una brusca frenata da lui effettuata, una parte dei rifiuti organici trasportati fuoriusciva dal telone, oltrepassando la cabina della motrice, e riversandosi sull’asfalto. Per tale motivo era quindi intervenuta una pattuglia della Polizia stradale, che aveva attivato una ditta per far sgomberare la sede stradale dai rifiuti.

La pattuglia della Polizia Stradale poi scortava il mezzo fino all’uscita del casello autostradale di Barberino di Mugello, per consentire di caricare nuovamente i rifiuti dispersi lungo l'autostrada e ripristinare le condizioni di sicurezza del rimorchio.

Dal formulario identificativo rifiuti (FIR) emergeva che i rifiuti, identificabili come “rifiuti biodegradabili di cucine e mense”, erano prodotti e detenuti da una Ditta della provincia di Salerno, da dove erano partiti con destinazione Pavia.

I Carabinieri forestali invitavano l'autista ad adoperarsi per impedire l'ulteriore dispersione del percolato, prodotto dalla fermentazione e conseguente deterioramento dei rifiuti organici del carico, determinati dalle elevate temperature estive e dal fatto che i rifiuti fossero sul mezzo da oltre due giorni. In ogni caso il rimorchio, nello stato in cui si trovava, non poteva riprendere il suo viaggio perché inidoneo al trasporto del materiale contenuto.

Era intervenuto anche il Comune di Barberino di Mugello, Settore Ambiente, per delimitare l’area dove era ancora in atto la percolazione del liquido e coprirla con la sabbia.

Dalla consultazione dell'iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali intestata alla ditta risultava che sia la motrice che il rimorchio erano regolarmente iscritti al suddetto Albo e potevano pertanto lecitamente effettuare trasporti di rifiuti.

Emergeva però, nell'atto di iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali, la prescrizione secondo la quale l’impresa avrebbe dovuto garantire l'idoneità tecnica dei veicoli, con interventi periodici di manutenzione ordinaria e straordinari, affinché, durante il trasporto dei rifiuti, fosse impedita la dispersione, lo sgocciolamento dei rifiuti, la fuoriuscita di esalazioni moleste.

Il titolare della ditta di trasporto dei rifiuti è stato dunque denunciato alla Procura della Repubblica di Firenze in base al Testo Unico Ambientale (D. L.vo 152/06), per aver omesso di porre in essere le opportune operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria del cassone, montato sul rimorchio, attività che avrebbero mantenuto le caratteristiche originarie di perfetta tenuta stagna ed evitato il fenomeno di percolamento.

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