Firenze e il Nepal, patto d'amicizia tra Careggi e Pokhara

Tra le tante “riprese” di questo dopo-blocco dovuto all’emergenza covid-19, anche quella del ciclo-ambasciatore di Pace Marco Banchelli. A sei mesi esatti da quando gli era stata affidata in Nepal nel corso della sua ultima missione, ha infatti e finalmente consegnato al Prof. Marco Carini, Direttore del reparto di Urologia dell’Ospedale di Careggi a Firenze, la prima comunicazione del Dott. Ganesh Bhakta Acharya, corrispettivo Dirigente della sezione urologica del Manipal Hospital di Pokhara

Da oggi è quindi ufficialmente iniziato il “Patto di Amicizia” tra queste due strutture ospedaliere con l’intento di avviare e rendere sempre più intensi, momenti di scambio dati e aggiornamento, confronto e dialogo al fine di migliorare  la stessa qualità di servizi e interventi rivolti ai pazienti. Ma non solo. Come lo stesso Prof. Carini infatti ha tenuto a precisare: “In questo momento in particolare, riprendere ed iniziare questa proposta nata in questi ultimi anni dalle esperienze del Dott. Sforza e del ciclista Marco Banchelli, viene anche ad assumere un significato verso quella che sarà la nuova normalità del dopo-pandemia. Un segnale di come la stessa globalizzazione possa avere aspetti più che positivi, direi quasi ideali ed indispensabili alla nostra migliore crescita”.

La consegna è avvenuta presso la corte esterna, tra il reparto di degenza e le sale operatorie di San Luca Nuovo. Banchelli ha avuto anche l’onore di far indossare allo stesso Carini la taka, la sciarpa tipica della tradizione tibetana che accompagnava il messaggio-saluto.

“E’ un grande piacere per noi stringere questa nuova amicizia tra l'ospedale universitario Manipal di Pokhara, in Nepal, e quello di Careggi, a Firenze. Avremo così la possibilità di condividere e scambiare conoscenze, competenze e molto altro ancora. E questo è solo l'inizio di un nostro percorso che speriamo possa continuare per sempre”: alcuni passaggi della lettera di Acharya dal Nepal.

Dopo la visione di un filmato di presentazione della struttura di Pokhara, girato dallo stesso Banchelli, è stato anche effettuato un video-collegamento dove sono state poste le basi anche per riprendere immediatamente quanto già dallo scorso aprile avrebbe potuto essere: la partecipazione a convegni di urologia. Ad iniziare da uno dei più importanti per l’Asia, proprio a Kathmandu, per l’appunto posticipato all’aprile del 2021.

Simone Sforza ha ricordato il collegamento del 2018 proprio con CICLISTIperCASO, quando lui si trovava presso l’Ospedale di Nanchino, in Cina: che senza dubbio di questo Patto di Amicizia ne è stato ispirazione. Mentre il ciclo-nauta Banchelli ha tenuto a sottolineare il grande valore del “bene” valido per ciclisti, medici e tutti, riprendendo queste parole di John Wesley: “Fate tutto il bene che potete, con tutti i mezzi che potete, in tutti i modi che potete, in tutti i luoghi che potete, tutte le volte che potete, a tutti quelli che potete, sempre, finché potrete.”

Intanto, al momento del saluto, già è stato usato da tutti i partecipanti e intervenuti, quello fantastico delle terre dell’Himalaya: quel Namasté che nella sua più nobile interpretazione (mi inchino al divino che è in te) rimarrà sempre e comunque il miglior auspicio per il futuro.

Fonte: Ufficio stampa

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