Visioni in Movimento, i protagonisti del cinema senza sedie

Un documentario composito che vuole raccontare, attraverso le trasformazioni del paesaggio, i mutamenti sociali. Un lavoro originale che sta tra la videoarte e la documentazione della performance, centrato sull'incontro tra una danzatrice e un paesaggio che si anima. Un documentario creativo, a tratti falso documentario, in cui il regista ha un solo scopo: scrivere una lettera a Herzog e raccontare quello che vede nel suo cammino.

Sono questi i tre progetti selezionati dalla giuria di Visioni In Movimento, la scuola di cinema senza sedie, che saranno realizzati dai giovani autori durante la residenza itinerante in programma sulla Via Francigena, tra settembre e ottobre.

Quattro protagonisti (due di loro lavorano in coppia) che arrivano da tutta Italia e che promettono di interpretare in modo originale, creativo, diverso la loro idea di cammino: sono Camilla Carè (27 anni), il duo trentino composto da Francesca Monegaglia (24 anni) e Lucrezia Stenico (23 anni), e Vito Manfreda (34 anni). Partiranno il 21 settembre da San Miniato (Pisa) per percorrere le 4 tappe della Via Francigena che portano a Siena, dove poi resteranno per la fase di produzione. Con loro, una squadra di tutor, professionisti ed esperti del mondo del cinema, che durante e dopo il cammino saprà guidarli, consigliarli e affiancarli nella realizzazione dei film.

È questa, infatti, la formula ormai collaudata di Visioni In Movimento, la scuola di cinema senza sedie giunta alla sesta edizione e dedicata agli autori cinematografici under 35, provenienti dai paesi europei e dell'area mediterranea e selezionati attraverso un bando internazionale.

«La Francigena – racconta il coordinatore Giuseppe Gori Savellini – è la strada che ha visto nascere il nostro progetto di scuola di cinema senza sedie e per questo è qua che ci piace tornare dopo l'esperienza di chiusura dettata dal diffondersi dell'epidemia del Covid-19: è un'occasione per “tornare a casa” e proporre ancora una volta un modo nuovo per raccontare un territorio, grazie come sempre al Comune di San Gimignano che ci supporta e al contributo del Mibact e di Siae».

Intanto, i film prodotti dalla quinta edizione che si è svolta a gennaio sul Carso triestino saranno presentati in anteprima il prossimo 6 agosto, a Trieste, nell'ambito del Lunatico Festival. 

I PROTAGONISTI

Camilla Carè, 27 anni, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Roma e ha da poco conseguito un master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali con l’Università IULM. Durante gli studi, si è formata nel campo delle arti performative, dell’audiovisivo e della fotografia collaborando con diverse realtà come communication designer, curatrice e assistente alla regia. Nel 2018 il progetto Diorama, cortometraggio da lei scritto e diretto e prodotto da Piroetta srl, ha ricevuto il contributo del MiBAC e dell’Apulia Film Commission; è attualmente in fase di pre-produzione. Partecipa a Vim con il progetto «Gioi».

Francesca Monegaglia (23 anni) e Lucrezia Stenico (24 anni) sono un duo al femminile che arriva da Trento. Lucrezia è laureata in Arti visive e Multimediali presso l'Università IUAV di Venezia e sta terminando un corso di laurea magistrale in Teatro ed Arti Performative, sempre presso IUAV. Tra Venezia e Trento, ha collaborato nell'organizzazione di festival di teatro e danza locali ed internazionali e partecipato come performer a diversi eventi. Francesca, invece, ha studiato Arti Multimediali all'Università IUAV di Venezia, poi a Roma, alla RUFA, dove ha appena terminato l'ultimo anno della laurea magistrale in Computer Animation e Visual Effects. Francesca aveva già partecipato all’edizione 2019 di ViM sulla Francigena: stavolta partecipa con Lucrezia con il progetto «Tracce».

Vito Manfreda, 34 anni, è lucano, ma romano di adozione. Ha studiato filosofia, ama leggere e dai libri è nata la sua passione per la scrittura, i viaggi e il cinema. Ha lavorato per diversi anni al Centro per il libro e la lettura, scrivendo discorsi, articoli e testi. Nel frattempo, con alcuni amici, ha messo su un collettivo cinematografico per scrivere e girare cortometraggi e una web-serie. Nel 2018 ha vinto il bando per la scrittura di lungometraggi del Mibact/Direzione Generale Cinema, ha scritto un documentario su due viaggi che il fotografo Henri Cartier-Bresson fece in Basilicata. Partecipa a ViM con il progetto «Lettera a Werner Herzog».

IL PROGETTO

“Visioni in Movimento” è un progetto nato nel 2017, ideato e prodotto dall’associazione Culture Attive e curato da Giuseppe Gori Savellini e Giulio Kirchmayr. Questa sesta edizione è realizzata grazie al sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione Generale Cinema e di SIAE nell'ambito del programma “Per Chi Crea”, con la partecipazione del Comune di San Gimignano, con il patrocinio dell'Associazione Europea delle Vie Francigene, in partenariato con le associazioni Premio Mattador (Trieste) e Visionaria Fest (Siena) e la collaborazione del Trieste Film Festival – Alpe Adria Cinema e di Doc/It – Associazione documentaristi italiani.

Fonte: Ufficio Stampa

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