I mesi appena trascorsi non sono certo stati facili per il comune di Montelupo Fiorentino. Prima che l’emergenza sanitaria mettesse in ginocchio il mondo intero, la città e l’amministrazione comunale hanno dovuto affrontare il crollo dell’imponente muro di via Marconi. Un evento del tutto inaspettato che però è stato affrontato in tempi rapidissimi dall’amministrazione comunale e che per fortuna non ha avuto esiti drammatici.
Nel giro di un mese era pronto il progetto di sistemazione del muro, la Regione Toscana e il comune hanno stanziato le risorse necessarie; è stata riaperto il collegamento pedonale. Dopo due mesi le famiglie che abitavano sopra l’area del crollo e che erano state evacuate hanno potuto rientrare nelle loro case ed era stata ultima la fase di consolidamento del muro.
Dopo 7 mesi dal crollo e con in mezzo l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, i lavori sono del tutto completati e giovedì 23 luglio alle ore 9.00 sarà definitivamente riaperta la strada alla viabilità con 34 parcheggi e un nuovo marciapiede.
La messa in sicurezza dell’area, iniziata intorno alla metà di gennaio, ha previsto una tecnica chiamata “Soil Nailing” cioè la collocazione sul versante di una rete chiodata, oltre alla realizzazione di un muro di 4,5 metri, alto come la porzione in pietra che gli sta accanto. Inoltre è stata consolidata la porzione di muro che non è crollato e su cui è rimasto parte dell’opera realizzata dall’artista Ligama; i cui colori sono ancora visibili per un breve tratto. Sono stati smantellati i gabbioni metallici che erano presenti nella parte alta del versante, che gradualmente dovrà essere ricoperta dalla vegetazione spontanea. Il progetto è stato pensato in modo tale che il versante possa sopportare elevate quantità di infiltrazioni di acqua e movimenti sismici anche di forte intensità.
«In 7 mesi con in mezzo una pandemia siamo riusciti a completare l’intervento di messa in sicurezza e sistemazione del versante. Un’impresa che la notte del crollo del muro poteva sembrare impossibile. Invece, grazie alla sinergia di diversi soggetti e all’impegno dei nostri tecnici ce l’abbiamo fatta. In questo momento voglio ringraziare tutti quelli che in qualche modo ci hanno supportato: la Regione Toscana che ha stanziato le risorse necessarie per l’intervento; l’Università di Firenze; il locale comando stazione dei Carabinieri, i tecnici del comune che non mi stancherò mai di definire un’eccellenza, oltre ovviamente alla ditta esecutrice che ha operato con professionalità e con puntualità. Giovedì riapriamo via Marconi e saniamo una ferita della nostra città, anche se a tutto questo abbiamo dovuto sacrificare la splendida opera di Salvo Ligama. Mi auguro con tutto il cuore che ciò possa essere una boccata d’aria anche per il nostro centro e per le attività commerciali presenti, già duramente provate dall’emergenza sanitaria. Nei giorni scorsi ci è stato notificato dai Carabinieri di Montelupo il dissequestro dell’area. Sono però sempre in corso le indagini che vedono coinvolto un privato cittadino. Come ho già detto più volte non intendo esprimermi in proposito fino a che le indagini non saranno concluse», afferma il sindaco Paolo Masetti.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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