Un progetto green che parla toscano. È il frutto del Bando regionale “EcoReLabel”, finanziato con fondi europei, che da oggi vedrà IRPLAST produrre etichette removibili e totalmente riciclabili per il riuso delle bottiglie in PET. Grazie al lavoro di squadra dei partner coinvolti, è stata sviluppata una tecnologia esclusiva a basso impatto ambientale, per la separazione delle etichette dal contenitore in PET, che consentirà di effettuare il recupero dei materiali per riciclarli e per riutilizzarli.
Presentato questa mattina ad Empoli nella sede di IRPLAST – in occasione del 40° anno di attività dell’Azienda - alla presenza dell’Assessore regionale alle Attività produttive Stefano Ciuoffo e del Consigliere Regionale Enrico Sostegni, il progetto EcoReLabel ha visto la partecipazione e la stretta collaborazione nel monitoraggio costante degli step di avanzamento, di tre importanti aziende del territorio: IRPLAST capofila, insieme a LMPE, start-up che si occupa di sviluppo di materiali polimerici e Novis specializzata nella produzione di pigmenti, coloranti e miscele. Hanno inoltre partecipato al progetto tre centri di ricerca toscani di calibro internazionale, quali l’Istituto per i Processi Chimico-Fisici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), PetLab dell’Università di Firenze e l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Fausto Cosi, Amministratore Delegato di IRPLAST – del lavoro di squadra e del risultato eccellente conseguito con EcoReLabel. La tecnologia sviluppata permetterà ad IRPLAST di soddisfare le richieste di numerose multinazionali del beverage che sono alla ricerca di soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale, grazie al riciclo ed al riuso dei materiali. Siamo molto riconoscenti alla Regione Toscana ed a tutti i partner coinvolti per la determinazione dimostrata nel raggiungimento dell’obiettivo che rappresenta un importante contributo allo sviluppo dell’Economia Circolare, a livello internazionale. Il supporto tecnico-operativo di Sviluppo Toscana S.p.A, società della Regione Toscana, nella gestione e nella rendicontazione delle procedure si è dimostrato molto efficiente, a conferma di quanto le risorse pubbliche, quando sono ben gestite, siano strategiche nell’ambito delle politiche europee per il raggiungimento di risultati di grande impatto sociale ed ambientale”.
A livello aziendale il progetto ha visto il coinvolgimento sinergico di tutti i Dipartimenti di IRPLAST, dalla Ricerca & Sviluppo, all’Assistenza Tecnica/Qualità, fino alle Funzioni Amministrative e del Marketing.
IRPLAST S.p.A., integrata verticalmente, dall’estrusione del film ai processi di stampa, ha da sempre puntato sulla sostenibilità con importanti investimenti per ridurre gli spessori, per sviluppare soluzioni alternative che consentano l’utilizzo di una minore quantità di materia prima (come le fasce multi-packaging in polipropilene che permettono una riduzione della plastica del 66% rispetto ai comuni fardelli in polietilene), per abbattere le emissioni di CO2 nella produzione e nello smaltimento del film, per riutilizzare gli scarti di produzione e per soddisfare in modo autonomo il fabbisogno energetico con moderni impianti di cogenerazione.
Conta 380 addetti distribuiti nei tre siti produttivi in Italia, completamente automatizzati. Uno ad Empoli (Firenze), con capacità produttiva di oltre 500 milioni di mq di prodotti stampati e due ad Atessa (Chieti), con capacità produttiva complessiva di 44.000 tonnellate/anno di film BOPP. La Società nel 2019 ha generato ricavi per 97,1 milioni di euro e un EBITDA pari al 10% del fatturato. Il 75% della produzione è destinata all’export.
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