Continua la corsa verso le amministrative che eleggeranno a breve il nuovo sindaco di Cascina. Questa volta la propaganda elettorale si rinnova con un’altra presenza, che si aggiunge ai già candidati Michelangelo Betti, Leonardo Cosentini, Cristiano Masi, e alla recente ricandidatura del sindaco reggente Dario Rollo. Si tratta di Fabio Poli, che si aggiunge alle sentite e competitive elezioni cascinesi dopo gli anni di amministrazione leghista. Presenti oltre a simpatizzanti e cittadini in Piazza Caduti della Libertà a Cascina anche David Barontini per il M5S, Barbara Maneschi attivista del M5S e Riccardo Cateni, presidente AICS Comitato Provinciale di Pisa.
Poli è sostenuto dalla lista civica Lavoro Sviluppo Ambiente e dal Movimento 5 Stelle. Un binomio che si è formato non molto tempo fa ma che ha trovato, come ha raccontato il candidato Poli, molti punti in comune tra i quali i temi del lavoro, di sviluppo del territorio, di ricerca e tutela ambientale e tutti i temi legati al ciclo dei rifiuti. Un unione che non sarebbe stata possibile con il centrosinistra: “Con il Movimento 5 Stelle abbiamo stretto un rapporto squisitamente di carattere territoriale ed è evidente che c’è una comunanza di intenti mentre altre forze di opposizione non si sono mai resi parte attiva di queste battaglie” ha spiegato il candidato Poli. “Dal settembre 2019 abbiamo ricercato una possibile convergenza con tutte le altre forze del centrosinistra che si ponessero in alternativa alle forze di centrodestra”. Poli ha proseguito andando indietro nel tempo, fino all’amministrazione del sindaco Antonelli, predecessore di Susanna Ceccardi e dell’arrivo del carroccio alla direzione cascinese. Da quel momento “il centrosinistra ha perso il 25% netto dei consensi elettorali. Nessuno ha saputo fare un’autocritica e un’analisi. La lega ha vinto le scorse elezioni non per le proposte in più ma per ciò che gli altri non hanno saputo fare. Non abbiamo trovato un Pd disponibile sulle tematiche ambientali, sul piano strutturale intercomunale, non li abbiamo mai trovati presenti anche su questioni come cittadinanza onoraria a Liliana Segre - ha incalzato il neo candidato - abbiamo dovuto impegnarci per condividere ordini del giorno che guidassero a un risultato, tenendo conto di varie sensibilità che il Pd nn ha mai avuto. Questo è il problema fondamentale per il quale il centrosinistra a Cascina non è riuscito ad unirsi. Riteniamo di essere una coalizione vera della Cascina del futuro, riteniamo di aver costituito un gruppo che intende davvero governare”.
“Abbiamo fatto un passo indietro sulla nostra necessità, abbiamo lasciato stare le bandiere di provenienza- ha aggiunto David Barontini - ma puntato a ciò di cui c’è bisogno”.
Tra gli interventi dei cittadini c’è stato anche quello di ANPI Cascina, che ha preso parola nel dibattito: “Secondo noi i candidati e i programmi delle coalizioni si devono ispirare ad alcuni irrinunciabili principi di antifascismo perché altrimenti la memoria si affievolisce, scompare nel tempo e oggi che i testimoni non esistono più il rischio è ancora maggiore. Chiediamo contributi e testi affinché ci possa essere un archivio della storia della nostra città”.
Il programma sarebbe già pronto, con qualche dettaglio da definire così come i consiglieri comunali. Ma con le idee già stabilite e i punti da rispettare sul campo, il candidato appare pronto a mettersi in gioco e deciso: “Corro per vincere non per partecipare, ritengo di andare al ballottaggio e che abbiamo le idee migliori, che derivano da un’azione politica che ci ha sempre caratterizzato all’interno del Comune”.
Margherita Cecchin
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