Premio Boccaccio 2020: Cavazzoni, Aramburu e Botteri i vincitori

Il Premio Boccaccio sfida la pandemia e prosegue verso una 39esima edizione del tutto inedita sul piano organizzativo, ma perfettamente in linea con la sua prestigiosa storia, visti i nomi dei nuovi vincitori delle tre sezioni previste: Ermanno Cavazzoni (narrativa italiana), Fernando Aramburu (narrativa internazionale), e Giovanna Botteri (giornalismo).

Una triade di tutto rispetto, su cui la Giuria (presieduta da Sergio Zavoli e rappresentata da Antonella Cilento, Paolo Ermini, Stefano Folli, Marta Morazzoni, Agnese Pini, Luigi Testaferrata) si è pronunciata all’unanimità.

Il riconoscimento sarà consegnato l’11 settembre 2020, alle 21.00, al Teatro Cinema Boccaccio di Certaldo, nel rispetto delle misure anti Covid. Durante la cerimonia, sarà consegnato un premio speciale alla cultura, il cui destinatario e le motivazioni che lo hanno determinato saranno svelati nelle prossime settimane.

“Come Messer Boccaccio ha risposto alla peste con il Decameron, noi rispondiamo alla pandemia dovuta al Covid con una 39esima edizione del Premio del tutto inedita. La cultura non si ferma - dichiara Simona Dei, presidente dell’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, che promuove e organizza l’evento da quasi quarant’anni - Alla paura, determinata dall’emergenza epidemiologica tuttora in atto, rispondiamo reagendo e trasformando il momento difficile in una riflessione pacata e costruttiva attraverso un evento culturale che da 39 anni caratterizza, con un respiro internazionale, il nostro territorio”.

“Anche in questo anno così particolare, il Premio Boccaccio si conferma come un grande appuntamento culturale - aggiunge il sindaco Giacomo Cucini - appuntamento che vede Certaldo farsi luogo di incontro per la letteratura italiana e straniera e per il miglior giornalismo. In questo momento di ripresa e di rinascita, Certaldo, memore dell’insegnamento del suo più illustre concittadino, mette la cultura al centro. In questa serie di eventi che interessano il nostro territorio, il Premio Boccaccio è un anello fondamentale che lega passato e futuro e che, con i suoi protagonisti, ci darà occasione per riflettere sugli eventi di questi mesi e per pensare una società migliore”

Anche quest’ultima edizione, nonostante il Covid, prevede una seconda giornata di eventi, la mattina di sabato 12 settembre, a Certalto Alto, che si tradurrà nella consegna delle borse di studio ai giovani studiosi del grande novelliere toscano, selezionati dall’Ente nazionale Giovanni Boccaccio, e nella premiazione dei vincitori del concorso letterario “Racconti isolati – Un Decameron ai tempi del Covid”, organizzato dal Comunee promosso a livello nazionale in collaborazione con Touring Club Italiano , e che annovera tra i partner anche l’Associazione Boccaccio. In serata, nel giardino di Palazzo Pretorio, sarà proiettato l’ultima opera cinematrografica di Federico Fellini, La voce della luna, tratto dal romanzo Il poema dei lunatici di Cavazzoni, che ha collaborato con il grande regista sia al soggetto che alla sceneggiatura del film.

I vincitori

Ermanno Cavazzoni
vive a Bologna dove insegna all’Università. È autore di racconti contenuti in Narratori delle riserve a cura di Gianni Celati, diLe tentazioni di Girolamo (Bollati Boringhieri, 1991), degli scherzi letterari di I sette cuori (Bollati Boringhieri, 1992), della traduzione scherzosa e infedele di Le leggende dei santi di Jacopo da Varagine (Bollati Boringhieri, 1993), della raccolta Vite brevi di idioti (Feltrinelli, 1994), di Cirenaica (Einaudi, 1999) e di Il limbo delle fantasticazioni (Quodlibet, 2009). È stato tra i curatori della rivista «Il semplice». Cavazzoni ha collaborato con Federico Fellini al soggetto e alla sceneggiatura del suo ultimo film La voce della luna, ispirato dal romanzo Il poema dei lunatici, dello stesso autore emiliano.

Fernando Aramburu
nato a San Sebastián nel 1959, ha studiato Filologia ispanica all’Università di Saragozza e negli anni Novanta si è trasferito in Germania per insegnare spagnolo. Dal 2009 ha abbandonato la docenza per dedicarsi alla scrittura e alle collaborazioni giornalistiche. Ha pubblicato romanzi e raccolte di racconti, che sono stati tradotti in diverse lingue. Patria, uscito in Spagna nel settembre 2016, ha avuto un successo eccezionale e ottenuto, tra gli altri, il Premio de la Crítica. Pubblicato da Guanda nel 2017, ha conquistato anche i lettori e la critica italiani e nel 2018 ha vinto il Premio Strega Europeo e il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Per Guanda sono usciti inoltre, nel 2018, il romanzo Anni lenti, e nel 2019 i racconti di Dopo le fiamme e la favola Mariluz e le sue strane avventure.

Giovanna Botteri
nata il 14 giugno 1957 a Trieste, si laurea in Filosofia con il massimo dei voti all’Università di Trieste, ottenendo poi un dottorato in Storia del cinema alla Sorbonne di Parigi. Durante la prima metà degli anni Ottanta ha iniziato a collaborare con i giornali locali Il Piccolo e l’Alto Adige. Alla Rai approda nel 1985 quando inizia a lavorare per la sede di Trieste, prima alla radio e poi alla televisione. Nel maggio 1986 fa uno speciale con l’astrofisica e divulgatrice scientifica italiana Margherita Hack per Rai 3, poi diventa collaboratrice di Michele Santoro per il programma Samarcanda e nel dicembre 1988 entra nella redazione esteri del TG3.
Come inviata speciale ha seguito numerosi e importanti avvenimenti internazionali: nel 1991 il crollo dell’Unione Sovietica e l’inizio della guerra d’indipendenza in Croazia, dal 1992 al 1996 la guerra in Bosnia e l’assedio a Sarajevo dove, assieme a Miran Hrovatin, ha filmato l’incendio della Biblioteca Nazionale, la strage del pane, il massacro di Markale e il massacro di Srebrenica.
E’ stata in Algeria, Sudafrica, Iran e Albania, dove ha seguito la ribellione a Valona nel 1997, per poi documentare la guerra in Kosovo ed entrare a Peć assieme all’esercito italiano nel 1999. Sempre nel 1999 è tornata a lavorare con Michele Santoro per Circus e nel 2000 per Sciuscià. Dopo aver seguito il G8 di Genova nel 2001, è stata in Afghanistan fino al rovesciamento del regime talebano e, come inviata di TG2 e TG3, in Iraq prima e durante la seconda Guerra del Golfo.
Nell’ottobre 2002 ha seguito le ispezioni ONU alle prigioni e, assieme a Guido Cravero, ha filmato in esclusiva mondiale sia l’inizio dei bombardamenti su Baghdad il 20 marzo 2003, sia l’arrivo dei carri armati statunitensi il 9 aprile. Dal 2004 al 2006 ha condotto l’edizione delle 19 del TG3 e dal 2007 al 2019 è stata corrispondente dagli Stati Uniti. Dal primo agosto 2019 è corrispondente Rai in Cina. Da fine dicembre 2019 si occupa, sempre come inviata dalla Cina, della pandemia del Coronavirus.

Fonte: Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio - Comune di Certaldo

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