Il progetto nato dalla collaborazione tra Comune di Terricciola (Pi), Polo Tecnologico di Navacchio (Pi) con MakeX, la Rete Toscana della Manifattura Digitale, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale Università di Pisa, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno ha permesso di legare a doppio filo tradizione e innovazione, attraverso la contaminazione incrociata tra tecnologia e storia grazie alla scannerizzazione 3D del reperto. Il lavoro svolto su Gina, manufatto, datato al secondo quarto del II secolo a.C. , è stato un momento di crescita e di scambio reciproco di know-how per tutti i soggetti coinvolti. I files ottenuti attraverso la digitalizzazione potranno essere usati per mappare lo stato di conservazione del reperto, costituire memoria storica andando ad arricchire un catalogo multimediale o un museo digitale, riprodurre delle copie perfette grazie all’utilizzo della stampa 3D, coinvolgere gli utenti in esperienze interattive sia ai fini didattici che turistici.
Fonte: Ufficio stampa
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