Nei mesi scorsi il Coro «Monsignor Cosimo Balducci» della città di San Miniato ha aderito a un progetto della Regione Toscana finalizzato al rafforzamento della rete documentaria regionale, rispondendo positivamente alla richiesta del CeDoMus, ossia del “Centro di Documentazione Musicale” della Toscana, promosso dalla Regione e dalla Scuola di Musica di Fiesole quale supporto alle attività di gestione e di catalogazione della musica manoscritta e a stampa conservata sul territorio. Il CeDoMus è, infatti, impegnato da alcuni anni nella catalogazione e nella tutela delle raccolte di musica manoscritta e a stampa e dei fondi librari di argomento musicale, conservati sul territorio regionale. La ricognizione prende in esame i fondi musicali conservati in istituzioni pubbliche e private, che documentano segmenti della storia della musica o riflettono gli interessi di personalità del mondo musicale, con l'intenzione - laddove sia possibile - di ricostruirne le vicende, descriverne le caratteristiche, segnalarne i documenti più rari e gli autori più ricorrenti.
Nella giornata del 9 luglio la sua opera di censimento e inventariazione ha riguardato appunto il cospicuo archivio del Coro «Monsignor Cosimo Balducci», il cui materiale è stato ritenuto interessante per la vastità e la qualità delle partiture conservate, soprattutto di autori vissuti a cavallo tra il XIX e il XX secolo, locali e non, ignoti e famosi, alcuni esordienti, altri affermati. Di notevole pregio sono risultate alcune composizioni vocali di Francesco Bagnoli, Giovanni Cagliero, Ottavio Tommasini, solo per citarne alcuni. In alcuni casi parliamo di importanti musicisti che hanno gravitato intorno alla città di San Miniato e alla relativa diocesi.
Uno spartito in particolare salta fuori tra le numerose copie manoscritte di carattere religioso e porta la firma di Luigi Mascagni (cugino del più noto Pietro Mascagni), nato a San Miniato nel 1883: si tratta di un inno per voce e organo a San Francesco d’Assisi, composto a Como nel 1953, un anno prima della sua morte.
Venendo ai numeri delle partiture che costituiscono l’archivio del Coro «Monsignor Cosimo Balducci» fa un certo effetto ritrovarsi a contare 776 brani. Parliamo di composizioni vocali, prevalentemente di carattere sacro, per coro, scritte con e senza accompagnamento. Queste partiture, però, superano anche il numero di 800, qualora si aggiungano al conteggio gli spartiti per orchestra di alcune composizioni strumentali e diversi fogli di "appunti musicali", opera di compositori locali, perlopiù sacerdoti. Questi "appunti musicali", infatti, comprendono salmi responsoriali, acclamazioni al vangelo e altre risposte del coro, composti negli anni dai maestri direttori e dagli organisti che si sono alternati alla guida della compagine, la quale - è bene ricordare - fin dalla sua costituzione presta servizio liturgico nelle principali feste dell’anno (Natale e Pasqua), così come in occasione di alcuni pontificali, presso la Chiesa cattedrale di San Miniato. Nel dettaglio, l’archivio della corale cittadina risulta essere così diviso: 621 composizioni sacre (oratori, messe, mottetti, inni, canti di natale), 72 Brani lirici (opere liriche e operette), 53 tra canti popolari, canti di montagna e inni patriottici, 30 canzoni di musica leggera.
«Siamo quindi soddisfatti e orgogliosi - scrive il presidente del Coro “Balducci”, Cristiano Benedetti - che la cura, dimostrata negli anni, nel preservare e promuovere il nostro patrimonio musicale sia stata fruttuosa e abbia avuto modo di dare il suo contributo ad aggiornare e ad arricchire il lodevole progetto del CeDoMus, curato dalla Dott.ssa Stefania Gitto. Ci auguriamo anche che, grazie a questo progetto, rendere fruibile a un più vasto bacino di utenza quanto conservato nel nostro Archivio possa servire a valorizzarlo ulteriormente e soprattutto a perpetuarlo».
Il Coro della città di San Miniato, attualmente sotto la guida del maestro Auro Maggini, coadiuvato all’organo dal maestro Matteo Venturini, da parte sua, già da anni si è posto l’obiettivo di mantenere costantemente vivo il ricordo di monsignor Cosimo Balducci, facendo conoscere la sua produzione musicale: non solo, infatti, il coro è solito eseguire sue composizioni, ma ha realizzato anche una pubblicazione e una incisione discografica contenenti le sue opere vocali più significative.
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