Non poteva esserci modo migliore per festeggiare l'uscita dalla quarantena che inaugurare un nuovo luogo per incontrarsi. Dopo l'emergenza Covid-19, i cittadini della frazione di Stabbia avranno una nuova piazza per vedersi, chiacchierare o far giocare i più piccoli. È stata infatti inaugurata oggi la 'nuova' Piazza Nenni, nel corso di una cerimonia scandita in due momenti: l'inaugurazione con i saluti delle autorità e la spiegazione del progetto, poi il momento conviviale con una cena che ha raccolto tutta la comunità di Stabbia nella sua nuova piazza. I lavori erano terminati già nel periodo di quarantena, ma solo oggi si sono tolte le transenne.
Alla cerimonia, oltre al sindaco Simona Rossetti, erano presenti altri membri della giunta, sindaci e rappresentanti di comuni dell'Empolese Valdelsa, il senatore Dario Parrini e il consigliere regionale Enrico Sostegni, l'ingegnere Sara Malatesi e coloro che hanno seguito il progetto, infine il parroco di Stabbia.
L'inaugurazione rappresentata una 'doppia rinascita': non solo il ritorno alla normalità dopo la quarantena, ma anche un atto simbolico di rinascita della frazione dopo il terribile downburst del settembre 2014. Come spiega il sindaco Rossetti: "Abbiamo dato priorità alle scuole, provvedendo alla manutenzione e alla progettazione della nuova scuola primaria. Quando abbiamo avuto la certezza dei finanziamenti abbiamo subito pensato a questa piazza. Abbiamo lanciato il concorso di idee 'Fai rivivere la piazza' nel 2016, firmando una convenzione con l'Università di Firenze e oggi abbiamo portato a termine quel progetto. Questo luogo ora passa alla comunità che avrà il dovere di farlo vivere". Una piazza rinnovata totalmente, ma che non cambia nome: "Questa piazza è dedicata a Pietro Nenni e continuerà a chiamarsi così perché i nomi sono importanti. Spero possa essere un'occasione per ripercorrere la storia di questo uomo politico e esserne orgogliosi"
"Pochi giorni dopo il downburst - spiega l'onorevole Dario Parrini - venni qui a rendermi conto di quel che era successo. Abbiamo visto questa piazza morire e oggi è una gioia vederla rivivere. È un percorso di rinascita urbana e di una comunità che ha subito avuto la voglia di reagire". Uno spazio di aggregazione che torna alla comunità, nonostante il Covid-19: "Non dobbiamo stare insieme in modo irresponsabile. Sarebbe una leggerezza imperdonabile se in autunno ci fosse un nuovo lockdown. Ma non possiamo nemmeno permettere all'emergenza di toglierci la voglia di stare insieme, di rinunciare all'aggregazione e al vivere comunitario. È sempre bellissimo inaugurare una piazza perché tra tutte le opere pubbliche è la più comunitaria"
I lavori, per un importo di circa 400mila euro, hanno previsto il rifacimento completo della piazza che è stata per così dire divisa in tre parti: un'area centrale a scopo conviviale, un’area verde di 280 mq totali di cui 140 mq allestita come area giochi, con pavimentazione morbida e nuovi giochi. Inoltre è stata realizzata una zona di sosta sulla piazza con interventi di riqualificazione delle strade limitrofe. La riqualificazione ha riguardato anche le aree circostanti, e in particolare i marciapiedi di via Del Serraglio, parti di via Francesca, via Antonio Gramsci. Sono stati anche piantati nuovi alberi.
La piazza come simbolo di una comunità che riparte, ma che non può farlo se non stringendosi intorno ai suoi drammi e alle famiglie che lo hanno vissuto. Nella piazza saranno così installati infatti altri due simboli: una panchina rossa contro la violenza sulle donne, inaugurata con la lettura della struggente poesia di una mamma che si è vista strappare la figlia per un femminicidio, e una targa in memoria del piccolo Guido Cioni di Stabbia, morto per una bruta malattia a sei anni nel 2013. L'Amministrazione ha concluso la serata con un video di tre minuti che ha ripercorso le fasi del progetto, dalle immagini del "colpo di grazia" del downburst, come lo ha definito il sindaco, alla 'doppia rinascita' di tutta una frazione.
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