Un’accurata indagine storico-artistica che prevede la creazione di un database e uno studio chimico-fisico dei materiali esposti e depositati stanno per essere avviati dalla Normale di Pisa sulla collezione di reperti antichi custodita a Villa Corsini a Castello, nei pressi di Firenze.
Si tratta di una mole ingente di statue, torsi ideali, ritratti, epigrafi latine e greche, sarcofagi ed elementi architettonici, che necessita di un duplice tipo di intervento: da una parte si attende da anni una ricognizione di tutti questi materiali, con la creazione di un database che raccolga le opere lapidee presenti nella Villa e nei suoi magazzini, circa 2.000 pezzi; dall’altra le sculture necessitano di indagini scientifiche sui diversi stadi di degrado causati dalla loro esposizione alle intemperie. Inoltre, centinaia sono le opere che hanno subito danni materiali nell’alluvione del 1966, provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Per avviare i lavori la Scuola Normale ha pubblicato due bandi volti all’assunzione di due assegnisti di ricerca, uno per studiosi di ambito umanistico, l’altro per studiosi di scienze della materia, con scadenza il prossimo 22 luglio (durata di due anni, importo complessivo 56mila euro ciascuno; possono concorrere o i laureati in Lettere, Conservazione dei beni culturali, oppure i laureati in Chimica, Ingegneria chimica, Fisica, Ingegneria dei materiali, Scienza dei materiali; massimo 36 anni di età alla data di presentazione della domanda).
Le attività di ricerca saranno svolte sotto la direzione di Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’arte medievale e coordinatore del programma Comast (Collezioni museali e archivi storici toscani: analisi dei materiali, digitalizzazione avanzata, disseminazione multimediale), di Gianfranco Adornato, professore aggregato di Archeologia classica e responsabile scientifico del progetto Bio- Scult “Per una ‘bio- grafia’ delle sculture all’aperto: dalle collezioni fiorentine al Regio Museo di Luigi Adriano Milani, all’alluvione del 1966”, e del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Mario Iozzo.
L’assegnista di ricerca di Scienze svolgerà le proprie attività in collaborazione con il Laboratorio NEST della Scuola Normale, diretto dal prof. Luigi Rolandi. In questo progetto le due anime della Normale, quella umanistica e quella scientifica, si uniscono in un dialogo veramente interdisciplinare.
Fonte: Scuola Normale Superiore
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