Pagare due euro con il bancomat per ritirare le analisi: la denuncia di Pavese (FdI)

Nei giorni scorsi mi ha contattato un cittadino dell'Empolese per raccontarmi una storia che rasenta i confini della realtà. Il cittadino si è recato a un distretto Asl per fare e ritirare alcune analisi. Quando è andato a ritirare le analisi, per pagare il contributo di due euro (due euro, avete capito bene!) non ha potuto pagare con qualche spicciolo che aveva in tasca, ma l'unico pagamento consentito era quello elettronico, con carte o bancomat. Non avendo con se il bancomat, ha dovuto letteralmente arrangiarsi, chiedendo in prestito ad un amico, che fortunatamente era li, una carta, per poi ridargli l'importo in contanti.

Fratelli d'Italia denunciò, a inizio anno, l'insensata lotta al contante che stava avvenendo nei distretti Asl di zona, in tutti i comuni dell'Empolese-Valdelsa, con totem che avrebbero accettato solo pagamenti elettronici, per il pagamento delle prestazioni sanitarie. Che avrebbe messo inevitabilmente in difficoltà intere fasce di popolazione, popolazione anziana innanzitutto. Ci fu risposto che, in un secondo tempo, si parlò del mese di febbraio,, sarebbe stato attivato anche il pagamento in contanti presso i totem.

Evidentemente, salvo opportune smentite della Asl e al netto del difficile periodo di pandemia che abbiamo affrontato e stiamo tuttora affrontato, la promessa non è stata mantenuta. A discapito di una cittadinanza che, anche per pagare cifre irrisorie, è costretta a munirsi di strumenti di pagamento elettronici, per forza.

Federico Pavese, dirigente regionale e portavoce di zona Fratelli d'Italia

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