A seguito di una lunga serie di indagini, i Carabinieri della Compagnia di Cecina, diretti dal Cap. Christian Bottacci, sono arrivati all’epilogo di quanto successo nella notte del 1° dicembre 2019, quando una rissa alla discoteca “La zattera” destò preoccupazione e allarmismo nella popolazione di Castagneto Carducci. Nonostante ciò i carabinieri non sono rimasti con le mani in mano, e sin dal giorno dopo hanno cominciato a ricostruire la dinamica dei fatti riuscendo, nonostante il periodo emergenziale dovuto alla pandemia del COVID-19, a trovare gli autori della rissa anche grazie alla collaborazione della vicina Compagnia Carabinieri di Piombino, diretta dal Magg. Massimiliano Massarelli, che assieme a quella di Cecina, è alle dipendenze del Comando Provinciale di Livorno il cui Comandante è il Colonnello Massimiliano Sole.
La notte del 1° dicembre, durante l’esibizione di un rapper presso la discoteca La Zattera, una ventina di ragazzi residenti a Piombino tutti tra i 16 e i 23 anni, molti dei quali di nazionalità marocchina e senegalese, per futili motivi, dovuti anche all’ebbrezza alcolica, hanno cominciato a spintonare e avventarsi contro altri ragazzi che erano presenti già da qualche ora poiché avevano festeggiato un compleanno. A seguito della zuffa fu contattato il 112. Quando le pattuglie arrivarono sul posto la situazione si era placata e le persone coinvolte si erano allontanate. Il giorno dopo sui social questo evento cominciò ad avere una risonanza importante e la preoccupazione fu tale che anche il sindaco del Comune di Castagneto Carducci si espose per denunciare tale episodio increscioso.
I Carabinieri della Compagnia di Cecina e, in particolare, quelli della Stazione di Donoratico, hanno così iniziato a svolgere un attenta ed accurata attività d’indagine sviluppata anche mediante escussioni testimoniali ed individuazioni fotografiche nonché comparazioni con soggetti residenti a Piombino già noti per reati simili. Inoltre anche dei video postati sui social inneggianti alla condotta avvenuta dagli stessi e allo stesso tempo denigratoria nei confronti dei media per la notizia apparsa sulla stampa aiutavano gli inquirenti a non avere dubbi sul riconoscimento degli autori della rissa a tal punto che alla data del 25 febbraio, sono stati denunciati per rissa ai sensi dell’art. 588 del codice penale 20 ragazzi di cui 8 minorenni.
Pertanto, oltre l’iter procedurale penale che la Procura della Repubblica di Livorno sta conducendo, si è attivato anche quello relativo all’Ordine e la Sicurezza Pubblica per cui a seguito della proposta della Compagnia Carabinieri di Cecina, il Questore di Livorno ha firmato la misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Castagneto Carducci per 3 anni dalla data di notifica nei confronti di 6 ragazzi maggiorenni onde evitare che gli stessi possano condurre ulteriori attività illecite. La contravvenzione a tale divieto è punito ai sensi dell’art. 76 comma 3 e del d.lgs. 159/2011 che prevede la pena dell’arresto.
Questa è la risposta che l’Arma sta fornendo soprattutto in un periodo in cui le risse, soprattutto dopo il lockdown, si stanno verificando con frequenza. Ciò sta a significare che qualora l’attività di prevenzione non porti risultati immediati, grazie ad una competente e qualificata attività di indagine, seppur a distanza di tempo, si possono garantire alla giustizia chi commette taluni reati.
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