Operazione 'Amici Nostri', rinviati a giudizio imprenditori dell'Empolese e del Comprensorio

Otto le aziende sequestrate in Toscana ai fini della confisca ieri, 24 giugno, in un'operazione che ha visto 100 imputati. Secondo gli inquirenti si tratta di una associazione a delinquere.

Operazione Amici Nostri, 100 rinvii a giudizio

L'indagine, dal nome 'Amici nostri' ha mosso i primi passi nel maggio del 2018 e gli imputati dovranno rispondere di usura, truffa e, appunto, associazione a delinquere. Tra i cento spuntano nomi dell'Empolese Valdelsa e un'azienda con sede a Montelupo Fiorentino.

Rinvio a giudizio per truffa per Giuseppina Salatiello, 44enne di Cerreto Guidi, dovrà rispondere ancora di truffa un 63enne di Fucecchio, Carlo Vierucci. Dante Porcinai, 70enne di Montespertoli, è chiamato a rispondere di associazione a delinquere. L'organizzazione "puntava" aziende in crisi, ne indirizzava il fallimento e truffava l'Inps e le aziende fornitrici.

Tra le 28 parti offese ci sono il curatore fallimentare Alessio Caltagirone Amante di Fucecchio e l’azienda agricola Pietralta di Gambassi Terme.

A maggio 2018, per l'operazione 'Amici Miei', furono arrestati 27 dei 163 indagati complessivi. Ieri, 24 giugno, il pm Claudio Curreli ha chiesto il rinvio a giudizio per 100 persone e i Carabinieri di Pistoia hanno notificato loro la data dell'udienza preliminare, che è stata fissata per il 30 novembre.

Tra le 'teste di legno' indagate ci sono molti piccoli imprenditori della provincia di Pistoia, ma sono coinvolte anche persone residenti in altre province, tra cui Prato e Lucca. Dell'Empolese Valdelsa e nel Comprensorio figurano Montespertoli, Cerreto Guidi, San Miniato, Santa Croce sull'Arno

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