La Cassazione ha confermato la condanna a 14 anni e 10 mesi inflitta a Rodolfo Fiesoli. L'ex guru del Forteto non ha mostrato nessuna forma di "resipiscenza" per quello che ha fatto dalla fine degli anni Settanta al 2010 ai danni dei ragazzini e adolescenti in condizioni di disagio a lui affidati. La gravità degli abusi e maltrattamenti da lui commessi fanno sì che non meriti sconti di pena.
Il verdetto della Cassazione è lungo 48 pagine ed è stato depositato oggi, seppur relativo all'udienza del 6 novembre 2019.
L'entità della pena resta per la "lunga durata dei maltrattamenti e della pluralità delle condotte illecite di soggezione psicologica e morale perpetrate dal Fiesoli che, per la sua posizione di 'capo spirituale' della comunità, ha dettato le regole comportamentali inducendo gli altri membri adulti" a seguirlo "nella consumazione di tali delitti".
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