Al Parco dell'Anconella è arrivata la nuova 'casetta' per lo scambio gratuito di libri. La struttura arriva dopo quella inaugurata al giardino di Campo di Marte lo scorso dicembre e rientra nel progetto ‘Biblioteca di comunità’, che coinvolge utenti in messa alla prova nella realizzazione delle casette che verranno installate in ogni quartiere. Su ognuna sarà installata una targa con una frase evocativa dell'atto di restituzione alla comunità: “Non aver paura di voltare pagina perché c’è sempre un libro nuovo che ti aspetta” (Rudy Zerbi).
L'installazione al parco dell’Anconella è stata inaugurata ieri alla presenza dell'assessore al Welfare Andrea Vannucci, dell'assessore ai Beni Comuni Alessia Bettini, della presidente del Quartiere 3 Serena Perini, della vicepresidente della Fondazione CR Firenze Donatella Carmi Bartolozzi, del direttore dell’Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna (Uiepe) Salvatore Nasca, del vicedirettore di Apab Gaia Citriniti e del presidente Aleteia Simone Stefani. Presente anche Elena Molini che ha donato il suo libro ‘La piccola farmacia letteraria’ dal nome della sua attività in via Orsini. L’iniziativa - realizzata da Apab in partneriato con Aleteia, con il contributo della Fondazione CR Firenze e la collaborazione di Uiepe e Comune di Firenze - rientra nell'ambito del progetto MeF che si propone di aumentare l’efficacia della giustizia alternativa. Il progetto prevede l’attivazione di percorsi riparativi e di responsabilizzazione della persona che potrebbero portare ad una diminuzione della recidiva attraverso una metodologia integrata di mediazione, riparazione e formazione di soggetti in messa alla prova o esecuzione pena.
“Siamo convinti che anche gli elementi di arredo urbano possano veicolare messaggi positivi – ha detto l'assessore ai Beni comuni Alessia Bettini -. Una panchina, una teca possono essere un luogo per leggere, riportare cultura e socialità. Siamo partiti a dicembre dal Quartiere 2 e oggi proseguiamo con l’installazione nel Quartiere 3 con l’obiettivo di portare una ‘casetta’ in ogni quartiere”.
“Dopo il giardino di Campo di Marte tocca al Parco dell’Anconella ospitate una casetta per lo scambio gratuito di libri - ha detto l’assssore Vannucci -, oggetto che ha un elevato valore culturale e sociale. Oltre a permettere la condivisione di testi letterari e la diffusione della cultura, queste teche hanno un importante significato sociale perché sono realizzate da persone in messa alla prova, dopo che hanno commesso un reato. Grazie a questo progetto si rendono utili per la comunità facendo qualcosa che possono utilizzare in molti”.
“La casetta – ha detto la vicepresidente Citriniti - è stata realizzata da un utente in messa alla prova, in carica all’Uiepe. Abbiamo fatto un bilancio delle competenze e, in questo caso, la competenza di falegnameria è stata essenziale. I cittadini potranno prendere un libro, leggerlo e se vorranno donarne di propri. Un’attività che abbiamo chiamato ‘Biblioteca di comunità’ proprio per coinvolgere tutti i cittadini”.
“La Fondazione CR Firenze - ricorda la vicepresidente Donatella Carmi Bartolozzi - ha partecipato a questo progetto, finanziandolo, come già in altri casi per questo tipo di iniziative, ricordiamo ad esempio le panchine sul viale Galileo. E’ importante il lavoro della messa alla prova come rieducazione. Gli errori possono servire come miglioramento della propria vita. E scambio di libri, in questo caso, significa anche scambio di cultura e tenere presente che è molto importante avere l’altro in mente, cioè colui che prenderà il libro, o colui che darà il libro per te”.
“Noi - sottolinea Salvatore Nasca, direttore Uiepe - seguiamo tante persone, in numero crescente, a cui viene sospeso il procedimento penale, per la messa alla prova, di cui fa parte il lavoro di pubblica utilità. E’ un passo molto avanti anche nella visione di una giustizia più riparativa che punitiva”.
“Il Progetto Mef, che portiamo avanti con Apab - aggiunge Simone Stefani, presidente di Aleteia - si rapporto alla comunità, nel senso che chi ha commesso un reato ha la possibilità di restituire alla comunità tramite il proprio lavoro, un qualcosa che diventa prezioso per tutti. Il ruolo di Aleteia nel progetto, assieme ad Apab, è di analizzare e approfondire le competenze e le esigenze del percorso che deve fare la persona. Allo stesso tempo, i nostri operatori valutano le esigenze dell’ente locale o dell’associazione del territorio per vedere come effettuare un incontro tra queste due esigenze e realizzare qualcosa di veramente utile per la comunità”.
Gli utenti che si sono rivolti al Centro Orientamento sono in maggioranza: uomini, di età compresa tra 30 e 55 anni, italiani, con stabile impiego e studenti. I reati per i quali si procede a titolo esemplificativo sono: guida in stato di ebbrezza, lesioni, detenzione di sostanza stupefacenti; falso in atto pubblico; oltraggio a pubblico ufficiale e tentato furto.
Importante la collaborazione con l’Uiepe e con il Comune di Firenze, quest’ultimo, convenzionato con il tribunale di Firenze, ha dato disponibilità ad accogliere 10 utenti in messa alla prova con la possibilità, visto il successo, di raddoppiare per il 2020 i numeri. Sono stati individuati vari uffici dell'amministrazione pubblica che hanno accolto gli utenti in base alle loro competenze: le piscine, la biblioteca, il canile di Ugnano, in questo caso sono stati utenti con competenze di falegnameria a realizzare le casette che riportano una frase metaforica del concetto di “voltare pagina”, infatti anche l’errore può costituire una opportunità di crescita e di maturazione dell’individuo.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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