La Città Continua, i vincitori della call per residenze artistiche

Dopo le attività in remoto a causa dell'emergenza covid, riparte con grande energia il progetto La Città Continua che segna un nuovo punto di partenza con l'annuncio dei vincitori della call per residenze artistiche.

La Città Continua | Modelli culturali di Periferia, è un progetto che aspira alla creazione di un modello culturale che parta dalla periferia urbana; il grande protagonista di tutto il processo progettuale è uno dei quartieri più complessi della città, il quartiere del Soccorso, caratterizzato da un’elevata densità abitativa, sviluppata principalmente durante il boom economico degli anni ’60 e da insediamenti di comunità di diverse nazionalità.

L'attività di rigenerazione urbana è iniziata da circa due anni, sostenuta dalle associazioni CUT | Circuito Urbano Temporaneo e Riciclidea e dai cittadini del comitato di quartiere, che hanno lavorato con le scuole e con gli abitanti della zona, alla riappropriazione del grande giardino del quartiere, Il giardino di prossimità, uno spazio per anni abbandonato all'incuria e al degrado, trasformandolo in una specie di agorà, uno spazio che assecondi le relazioni sociali e luogo generatore di pratiche di cittadinanza attiva e riappropriazione del bene comune.

Questo nuovo progetto, elaborato da CUT | Circuito Urbano Temporaneo, da Riciclidea e dal Servizio politiche giovanili del Comune di Prato è finanziato dalla Regione Toscana sul DD relativo agli interventi sulla sicurezza urbana integrata.

Non è stato facile scegliere i tre vincitori: i profili dei candidati arrivati erano per la maggior parte di livello molto alto, al punto che la commissione esaminatrice del progetto si è impegnata a trovare, ove possibile, occasioni di incontro e lavoro anche con alcuni degli artisti che non si sono aggiudicati la residenza.

I tre profili sono stati selezionati analizzando il profilo artistico e il portfolio dei lavori.

L'aspetto più importante è infatti quello di concepire un progetto che sia ispirato dal luogo che in questo periodo cercheranno di conoscere, di "sentire" con la loro pelle, restituendo un lavoro che non li veda unici esecutori ma che coinvolga quanto più possibile gli abitanti del quartiere.

I tre artisti selezionati sono molto diversi fra loro:

Guido Mitidieri (Firenze, 1990) è un architetto e artista ambientale. Italiano di nascita e finlandese per scelta, studia Arte e progettazione del legno presso la Aalto University di Helsinki. Invitato come artista in residenza presso il Museo di Arte Contemporanea Serlachius in Finlandia, utilizza l’arte ambientale come un luogo di mediazione tra il pensiero ed il corpo. Realizza installazioni site-specific di arte ambientale, oltre a progetti di architettura in legno. Si racconta - “Il mio lavoro personale è un lento processo di comprensione del sito dove mi trovo e nel quale sono invitato ad operare. Comincio sempre con le qualità materiche immanenti dello spazio: luce, suono, temperatura e gradi di intimità.”

Qiu Yi (Yantai, Cina, 1982) è un artista contemporaneo riconosciuto a livello internazionale. Nel 2011 si trasferisce a Firenze. È Special Adviser nello sviluppo internazionale del Museo Nazionale d’Arte Cinese, Executive Director della China Urban Sculpture Artists Association, Accademico corrispondente presso l’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze ed è presidente dell’Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia. Lavora tra Italia e Cina spaziando liberamente dalla scultura alla pittura e alle forme espressive tipiche dell'arte contemporanea, quali le installazioni e le performances, con una spiccata tendenza verso la sperimentazione.

Silvia Giagnoni (Prato, 1977) scrittrice e docente di scienze della comunicazione. Ha vissuto 15 anni negli Stati Uniti (Florida, Alabama), prima ancora a Londra e a Roma. Dice di lei -“La mia passione è documentare i luoghi che imparo a conoscere.” Tra i lavori significativi troviamo un reportage narrativo sulla comunità di lavoratori agricoli di Immokalee in Florida “Fields of Resistance”, frutto dei suoi viaggi ma soprattutto dell’ amicizia e di un legame profondo con alcuni abitanti del luogo. Ha collaborato con la Alabama Coalition for Immigrant Justice nella produzione di video e materiale fotografico (“A Tale of Two DREAMers”). Ha inoltre documentato le proteste contro la HB56, la legge anti immigrati passata nel 2011 in Alabama. Nelle interviste per il progetto di Here we May Rest, ha raccontato l'immigrazione di oggi in Alabama.

Gli artisti saranno in passeggiata nel quartiere insieme a tutti gli attori coinvolti nel progetto, già da questa settimana per poter iniziare il loro lavoro in residenza all'inizio di settembre. Troppo presto al momento parlare di cosa realizzeranno, ma le premesse del  primo incontro sono incredibilmente incoraggianti.

Dunque, appuntamento a settembre per scoprire le novità sul quartiere Soccorso.

Fonte: Ufficio Stampa

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