Progetto Pontedera, esprime la più ampia e solidale convergenza con quanto espresso in questi anni dall’associazione ambientalista Legambiente sul tema della discarica della Grillaia.
I ritardi dei politici al governo dei territori e l’incapacità di mettere in pratica negli anni passati quei percorsi virtuosi, che dopo la chiusura causata da una gestione sbagliata del sito, dovevano essere messi in atto riporta alla luce una questione irrisolta. Porre i cittadini di fronte all’unica scelta di autorizzare conferimenti d’amianto per far fronte alla necessità economica del risanamento non convince ed è ricattatoria. L’unica via percorribile è quella dell’assunzione dell’onere economico ripartito sugli enti di governo dei territori, comuni, unione comuni, provincia ( ex) Regione Toscana e la definitiva estromissione dall’affare rifiuti di quelle società private che non hanno dimostrato capacità tecnico gestionale in questi anni. Certo un costo enorme per la collettività, ma è evidente oggi più che mai che di fronte alle emergenze si riesce a fare in economia ciò che era impensabile sino a qualche mese fa. Chi governa deve decidere, sia capace di farlo senza ulteriori rinvii e tentennamenti, senza istituire nuove commissioni ambientali o ergersi a palladini di una causa di cui già è stato detto tutto, non lasci i cittadini ancora ostaggi di questa emergenza ambientale . Solo così, mettendo fine al periodo delle emergenze, potremo iniziare ad attuare veramente quell’economia circolare, come quella del riuso e del riciclo che uniti alla lotta al dissesto idrogeologico al sostegno all’agricoltura bio, fino alla riduzione delle emissioni e alla lotta alla cementificazione selvaggia, si potrà dar luogo a quel New Deal Verde da tante parti citato ma sempre troppo poco attuato. Il futuro è adesso.
Progetto Pontedera
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