Nel 2000 l'ingresso delle donne nel Corpo
Quest’anno ricorre il 246° anniversario dalla fondazione della Guardia di Finanza e contestualmente il ventennale dal primo ingresso delle donne nel Corpo.
Nel 2000, la Guardia di Finanza, organizzazione militare con una lunga tradizione e connotata da competenze spiccatamente operative ed altamente specializzate, avvia un articolato processo di riforma per essere in grado di affrontare le sfide del nuovo millennio. Gli assi portanti di tale processo sono: la revisione dei suoi compiti, della struttura organizzativa e l’ingresso del personale femminile.
A distanza di vent’anni da quell’evento storico è possibile affermare che le donne si sono inserite ed affermate nella compagine della Guardia di Finanza, grazie alle sempre maggiori esperienze e competenze acquisite nel tempo, tanto sul versante operativo quanto su quello organizzativo.
La presenza delle donne ha arricchito l’Amministrazione di nuove e preziose professionalità, aumentando la sua capacità di comprensione del contesto di riferimento nonché quella di fornire risposte coerenti rispetto ai bisogni dei cittadini e delle Istituzioni, in un quadro sociale in forte evoluzione.
Oggi, in Guardia di Finanza, le donne operano in tutti i settori, sono impiegate, infatti: nel contrasto ad ogni forma di illegalità economico-finanziaria, con incarichi di elevato profilo operativo; in incarichi di staff; nella componente aereonavale; nel settore tecnico-logistico-amministrativo; nel settore sanitario e psicologico. Si sono inserite, altresì, anche, nel comparto Anti Terrorismo Pronto Impiego, componente specialistica altamente operativa. Coerentemente, con lo sviluppo delle loro carriere, le donne si stanno avviando anche verso i percorsi formativi finalizzati ad acquisire i più elevati livelli di qualificazione professionale per ambire a raggiungere le più alte cariche dirigenziali del Corpo.
Il personale femminile in servizio nel territorio toscano è composto da n.111 unità di cui n.13 ufficiali, n.69 Ispettori, n.3 Sovrintendenti e n.26 Appuntati e Finanzieri pari all’incirca al 5% degli effettivi.
BILANCIO OPERATIVO DEL 2019 E DELL’EMERGENZA DA “COVID-19” IN TOSCANA
BILANCIO OPERATIVO DEL 2019
Nel 2019 la Guardia di Finanza della Toscana ha eseguito in totale 5791 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione del Corpo per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali.
In Regione denunciati 623 responsabili per reati fiscali, di cui 26 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e iva è di oltre 31 milioni di Euro mentre le proposte di sequestro ammontano a oltre 550 milioni di euro.
Sono 34 i casi di evasione fiscale internazionale rilevati, riconducibili principalmente a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale e illecita detenzione di capitali all’estero. Sono invece 733 gli evasori totali individuati.
Sequestrati, inoltre, 185 mila kg di prodotti energetici e 141 kg di sigarette di contrabbando.
Nel settore del gioco illegale, sono state effettuati 322 interventi, riscontrate 20 violazioni e denunciate 4 persone all’A.G.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica sono stati 771 gli interventi, 293 le deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 102 le deleghe svolte con la Corte dei conti.
Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza”, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 10 soggetti.
Nell’ambito della spesa previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno segnalato all’Autorità giudiziaria 30 persone.
Scoperte, a livello regionale, indebite percezioni e richieste di contributi nel settore della Politica Agricola Comune e della Politica Comune della Pesca per oltre 253 mila euro.
Sono stati segnalati alla Magistratura contabile 161 soggetti per danni erariali nonché accertati danni Erariali per oltre 51 milioni di euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA ANCHE ORGANIZZATA E AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” anche nella delicata fase post emergenziale.
Nel 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 445 soggetti.
Nel contempo, si è proceduto ad un sistematico ricorso alle alternative misure di prevenzione, individuate dal Codice Antimafia nell’amministrazione e nel controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, tese al recupero delle condizioni di legalità ed al reinserimento nel mercato economico di queste realtà imprenditoriali.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 243 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 86 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 9 sono stati tratti in arresto.
Sul fronte della prevenzione si è proceduto all’analisi di 1.441 segnalazioni di operazioni sospette.
Nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi i Reparti operativi hanno dato esecuzione a più di 227 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 3,5 milioni di prodotti industriali contraffatti.
743 gli interventi anticontraffazione e antiabusivismo commerciale, con la denuncia di 617 persone, 5 delle quali arrestate. Sequestrati oltre 1,7 milioni di capi di abbigliamento, borse, articoli di moda in pelle contraffatti o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza, nonché 12,2 milioni di articoli non sicuri (beni di consumo, prodotti elettronici, giocattoli, ecc).
Arrestati 101 narcotrafficanti e sequestrati circa 658 kg di cocaina e 118 Kg di hashish e marijuana.
CONTROLLO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE
Il Reparto Operativo Aeronavale della Toscana ha condotto sulla fascia costiera della regione 1339 missioni di polizia marittima e di soccorso, percorrendo 85516 miglia nautiche in crociere operative e traendo in salvo 14 persone; ha controllato 564 imbarcazioni tra diporto, pesca e commerciali, operato 622 controlli di polizia, rilevato 213 violazioni amministrative e penali e recuperato a tassazione 1.127.000 euro di tributi evasi.
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO E IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
Nel 2019 gli interventi effettuati dalla Stazione di Abetone Cutigliano (PT) del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) sono stati complessivamente 30 ed hanno riguardato la ricerca di persone scomparse, tra cui quella di un minore, l’assistenza sulle piste da sci nei confronti di persone infortunate e altre operazioni di soccorso in ambiente montano, che, grazie anche all’impiego degli elicotteri della Sezione Aerea di Pisa, possono essere estese, con una capacità d’intervento rapida, sull’intera dorsale tosco-emiliana dell’appennino, avendo il Reparto una proiezione operativa ultraregionale.
BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19
A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.
La pandemia generata dal Covid-19, diffondendosi in modo aggressivo e repentino, ha determinato la chiusura forzata della maggior parte delle attività economiche e dei servizi e costretto l’Autorità di governo ad adottare provvedimenti di natura straordinaria. Queste circostanze hanno indebolito, già a partire dai primi mesi del 2020, il tessuto economico e sociale del nostro Paese. In questo scenario, le misure messe in campo dall’Esecutivo sono state recepite dalla Guardia di Finanza sia in ambito nazionale che sul territorio regionale. Ciò ha comportato, anche in Toscana, l’adeguamento del dispositivo di vigilanza attuato dal Corpo, anche con l’ausilio della propria componente aeronavale, per sostenere l’economia sana della regione ed attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà manifestate da cittadini, imprese e professionisti. In linea con le disposizioni emanate a livello centrale, attesa l’evoluzione del quadro di situazione economico finanziario indotto dall’emergenza pandemica e la conseguente necessità di indirizzare, in modo mirato, l’azione operativa verso priorità coerenti rispetto alla contingenza, sono stati attivati, fin da subito, dal Comando Regionale Toscana contatti e collaborazioni con Autorità pubbliche, portatori di interessi ed altri soggetti qualificati al fine di intercettare i segnali di allarme provenienti dalla collettività.
A seguito dello sviluppo di tali attività e degli approfondimenti successivamente svolti, è stato rivisto il dispositivo di polizia economico-finanziaria, adeguandolo alle nuove necessità e secondo rinnovate linee di indirizzo operativo, che hanno previsto:
a. la sospensione delle attività di natura ispettiva/tributaria, compresa quella dei controlli strumentali;
b. la destinazione di quote rilevanti di personale al controllo economico del territorio, in collaborazione con l’Autorità di P.S. per assicurare il rispetto delle disposizioni contenute nei DD.P.C.M. dell’8 e 9 marzo 2020;
c. la ridefinizione delle altre attività di polizia economico-finanziaria indirizzandole al contrasto dei fenomeni più perniciosi di frodi a danno delle risorse pubbliche, di accaparramenti e pratiche anticoncorrenziali;
d. una particolare attenzione ai fenomeni illeciti a danno della p.a. e della cittadinanza nelle procedure per l’approvvigionamento di materiale sanitario ed elettromedicale.
Nell’ambito dei servizi di controllo relativi alle misure urgenti per il contenimento della diffusione del virus, nel periodo 15 marzo - 9 giugno 2020 sono state controllate oltre 47.500 persone e circa 19.000 tra attività economiche ed esercizi commerciali, impiegando oltre 25.000 militari, con una media giornaliera di oltre 273 in attività finalizzate alla verifica del rispetto delle disposizioni imposte a partire dai decreti del Presidente del Consiglio dell’8 e 9 marzo 2020.
Inoltre, è stata assicurata la collaborazione di personale del Corpo all’azione delle Prefetture toscane nell’ambito del dispositivo previsto per le autorizzazioni al prosieguo delle attività produttive, in quei settori economici rientranti nelle categorie consentite dalla legge. Sul territorio i Prefetti delle province toscane hanno richiesto il qualificato supporto della Guardia di Finanza che si è tradotto, complessivamente, nell’esame approfondito di oltre 8.000 istruttorie.
Parallelamente al controllo del territorio e alle attività a supporto delle Prefetture, l’azione dei Reparti toscani non ha trascurato il contrasto ai traffici di materiale sanitario e/o elettromedicale, che si è concretizzata, a livello regionale, in sequestri di 12,6 milioni di DPI, di 8.300 Kit Diagnostici e di 13.800 altri dispositivi correlati all’emergenza Covid-19.
La collaborazione con le Prefetture è poi continuata nel passaggio dalla gestione dell’emergenza sanitaria a quella economica attraverso l’avvio di un fattivo confronto con tutti i soggetti economici e sociali interessati: organi statali (Agenzia delle Entrate, INPS), Istituzioni locali, sistema bancario e delle imprese, ordini professionali, parti sociali.
Lo scopo è quello di individuare le esigenze del territorio in questa delicata fase in modo da tutelarle attraverso l’avvio di mirate iniziative operative stimolando, nel contempo, la creazione di un clima di fiducia e collaborazione fra cittadini, imprese ed Istituzioni.
Le priorità di intervento individuate riguardano:
· la possibile recrudescenza di fenomeni di frode nel settore tributario e contributivo, compreso il contrabbando di prodotti di prima necessità come i carburanti. La creazione di schemi fraudolenti per la circolazione delle merci, del resto, oltre a mettere a rischio le entrate del bilancio pubblico, peggiorerebbe ulteriormente la posizione delle imprese che si muovono secondo principi di legalità, le quali sono in gran parte alle prese con la crisi di liquidità;
· la tutela della regolarità delle forniture alle Pubbliche Amministrazioni, soprattutto per quel che riguarda il materiale sanitario, e la verifica della corretta percezione di incentivi e di contribuzioni pubbliche da parte di imprese e cittadini;
· la prevenzione della penetrazione criminale nel tessuto economico regionale, la quale potrebbe essere favorita dalla grave crisi di liquidità e potrebbe muoversi attraverso l’acquisizione di imprese o quote di mercato, anche attraverso l’impiego diretto di condotte delittuose come quelle dell’estorsione e dell’usura, ovvero mediante la perpetrazione di frodi, speculazioni o altri reati di natura economica.
Elemento cardine della strategia è la preliminare analisi di rischio volta ad orientare le scelte operative in modo da separare la posizione delle imprese che si trovano in obiettive situazioni di difficoltà da quelle che, invece, ricorrono a pratiche illegali.
NUOVE REALIZZAZIONI INFRASTRUTTURALI
Sul piano delle nuove realizzazioni infrastrutturali è iniziato il trasloco dei Reparti alla sede di Arezzo nella nuova caserma di via Garibaldi, la quale diventerà pienamente operativa nei prossimi giorni.
Si tratta della conclusione di un importante intervento di recupero di un fabbricato demaniale dei primi anni del ‘900 che è stato completamente restaurato ed integrato con nuove strutture nel pieno rispetto del suo equilibrio architettonico. Ne risulta una sede moderna, in grado di accogliere in ampi spazi e con moderni standard, anche per quel che riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, il Comando Provinciale, il Nucleo di polizia economico finanziaria e la Compagnia di Arezzo, precedentemente dislocati in due diversi edifici.
Ulteriore, fondamentale, operazione infrastrutturale riguarda il recupero dell’edificio della vecchia dogana di Firenze, all’angolo fra viale Strozzi e via Valfonda. Al riguardo, è in fase avanzata la predisposizione della progettazione definitiva e si conta di poter bandire a breve la gara per l’appalto dei lavori.
L’intervento consentirà di riqualificare e rendere operativa un’importante area, limitrofa all’attuale Comando Regionale, contribuendo così a riportare verso il centro di Firenze alcune delle funzioni nel corso degli anni trasferite in zone periferiche della città.
Comando Provinciale Firenze della Guardia di Finanza
BILANCIO OPERATIVO DEL 2019
Nel corso dell’anno 2019, la Guardia di Finanza di Firenze ha eseguito 771 interventi ispettivi e 3.612 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi e pericolosi su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.
Un’azione che, nel corso del 2019, per il territorio provinciale, si è concretizzata nell’esecuzione di 771 interventi ispettivi e di 837 indagini delegate in ambito fiscale dalla magistratura ordinaria, che hanno permesso di denunciare 182 soggetti per reati fiscali, di cui 6 tratti in arresto.
ll valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è pari a 3.858.753 €, mentre le proposte di sequestro sottoposte al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 45.470.687 €.
I casi di evasione fiscale internazionale scoperti sono 9, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni delle residenze fiscali, manipolazioni dei prezzi di trasferimento e illecita detenzione di capitali all’estero.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello. Sono 30 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate principalmente per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite compensazioni.
Non meno significativo è l’impegno nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 100 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 13.723.164 € di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 85 datori di lavoro per aver impiegato 138 lavoratori in “nero” e 202 lavoratori irregolari.
Ammontano invece a 43 gli interventi nel settore delle accise finalizzati a contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale e svolti, in particolare, mediante servizi di prevenzione nelle rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria. Complessivamente, sono stati sequestrati 48.957 chilogrammi di prodotti energetici.
Parimenti intenso è l’impegno dei Reparti a contrasto del contrabbando: nel 2019 sono stati eseguiti 17 interventi che hanno portato al sequestro di 105 Kg di tabacchi lavorati esteri.
Intensificate anche le attività a contrasto del commercio internazionale della fauna e della flora in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.ES.). Nel 2019, anche attraverso la partecipazione alle principali operazioni internazionali congiunte nel settore, sono stati eseguiti negli spazi doganali 7.627 controlli.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati invece eseguiti 36 controlli, riscontrando 5 violazioni, e al contempo sono state concluse 17 indagini di polizia giudiziaria.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2019, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione,
pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Si tratta di un settore strategico per tutto il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.
In tale ambito, 345 sono gli interventi complessivamente svolti nel 2019 a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 107 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 18 deleghe svolte con la Corte dei conti.
Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 1.746.869 €, mentre si attestano su circa 5.594.562 € quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 12.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare 2 soggetti all’Autorità Giudiziaria su 18 verbalizzati.
Nell’ambito dei Piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, sono stati portati a termine complessivamente 44 interventi, all’esito dei quali sono state segnalate 43 persone all’Autorità giudiziaria.
Più in generale, nell’ambito della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 46 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che
va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post-emergenza.
Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nella realtà territoriale, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione sulla conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica o ancora sul reimpiego di proventi illeciti nonché connessi con la gestione dell’emergenza sanitaria.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia e nel monitoraggio delle diverse manifestazioni di criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio. È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase emergenziale e post-emergenziale, in relazione alla possibile connessione con tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico, alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché, in prospettiva, all’utilizzazione delle provvidenze che saranno poste a disposizione di cittadini e imprese per superare la contingente crisi economica.
Altra importante direttrice dell’azione della Guardia di Finanza per il contrasto del riciclaggio di denaro e del potenziale finanziamento del terrorismo è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio. In tale ambito, assume grande rilievo, in particolare, il monitoraggio dei movimenti transfrontalieri di valuta che può offrire utili spunti investigativi per l’avvio di più penetranti approfondimenti.
Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di
reprimere i reati fallimentari, societari e bancari nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori.
Nel corso del 2019, pertanto, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, 151 sono stati i soggetti sottoposti ad accertamenti patrimoniali ed ammonta a 4.451.484 € il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto la complessiva quota di 2.346.409 €. Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, conseguenti allo svolgimento di 9 accertamenti eseguiti nei confronti di soggetti che, per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da attività delittuosa.
76 sono gli accertamenti eseguiti a seguito di richieste pervenute dalla Prefettura di Firenze, la maggior parte delle quali riferite a verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
In tema di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti, sono stati effettuati 22 interventi, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 42 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 2 sono stati tratti in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a 13.945.868 €.
Sono stati eseguiti, poi, 506 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, in particolare presso il locale aeroporto cittadino, riscontrando illecite movimentazioni per 10.312.655 € e accertando 92 violazioni.
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a 3.385.767 €.
Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati infine denunciati 4 soggetti, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli e certificati contraffatti per un valore complessivo di 211.000 €.
Tra le attività svolte nel 2019 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle - convergenti su 3 Piani operativi - a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti nonché violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, sono stati effettuati 81 interventi sottoponendo a sequestro 350.908 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere.
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, nel corso del 2019, sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 23 Kg. di sostanze stupefacenti tra cui 12 Kg. di hashish e marijuana e 10 Kg, di cocaina nonché 5 mezzi utilizzati per i traffici illeciti.
Nell’ambito del traffico dei tabacchi lavorati esteri, l’attività di sorveglianza svolta e le indagini condotte dalla componente territoriale hanno permesso di intercettare e sottoporre a sequestro 105 Kg. di T.L.E..
IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato confermato, altresì, nell’ambito delle recenti direttive emanate dal Ministero dell’Interno per la gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza anche internazionale, con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”.
BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19
A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Corpo ha rivolto la sua azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on-line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.
900 sono stati i controlli svolti a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19.
Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della Criminalità Organizzata nel tessuto economico, nei primi cinque mesi del 2020, sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 46 soggetti, a seguito dei quali sono state effettuate proposte di sequestro all’Autorità Giudiziaria di beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie.
Incessantemente è continuata la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, sviluppata attraverso l’esecuzione di 69 accertamenti a seguito di richieste pervenute dalla locale Prefettura, la maggior parte delle quali riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, nel medesimo arco temporale, le attività sono state svolte, in linea con l’evoluzione del contesto esterno, riservando prioritaria attenzione alle condotte più marcatamente illegali e fraudolente.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto e vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.
In tal senso, nei primi mesi del 2020, sono stati denunciati 93 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa e falso nonché constatate sanzioni amministrative in 262 casi e sottoposti a sequestro oltre 2.100.000 mascherine ed oltre 3.000 litri di gel.
Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato l’intero territorio nazionale, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato, in ambito provinciale, l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 50 militari, per un totale complessivo di oltre 4.700 giornate uomo.
ALCUNE DELLE PRINCIPALI OPERAZIONI DEL 2019
- Contrasto all’evasione fiscale.
A seguito di una verifica fiscale condotta nei confronti di una ditta individuale operante nel settore della produzione di borse ed accessori in pelle, riconducibile ad un soggetto di etnia cinese, il 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Firenze ha svolto accertamenti di polizia giudiziaria, su delega della Procura della Repubblica di Firenze, nel corso dei quali sono emersi consistenti costi fittizi legati all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da soggetti economici attivi sulla carta ma in realtà non operativi nonché il ruolo attivo nella gestione della ditta individuale di ulteriori due soggetti.
All’esito delle attività investigative, sono stati denunciati 3 soggetti ed è stata data esecuzione a un sequestro preventivo per equivalente per oltre 6.000.000 €. a seguito del quale sono state sequestrare 6 autovetture, di cui 4 di lusso, oltre 100.000 € in contanti, diversi preziosi ed una villa.
- Contrasto alle frodi fiscali nel settore delle accise.
Il Nucleo Pef di Firenze, in collaborazione con la Polizia Stradale di Firenze Nord, ha riscontrato un trasporto fraudolento di 28.000 litri di gasolio stivato in 28 serbatoi caricati su un TIR. Il mezzo era condotto da un autista della Repubblica Ceca, che, all’atto del controllo, aveva dichiarato di trasportare pasta lucidante dalla Germania a Reggio Calabria. Gli accertamenti tecnici sul liquido hanno, invece, consentito di accertare che si trattava di gasolio e che la destinazione era nel Basso Lazio.
A conclusione dell’attività, si è proceduto al sequestro, finalizzato alla confisca del TIR e del prodotto petrolifero, è stato denunciato l’autista alla Procura della Repubblica di Firenze.
- Contrasto alla Criminalità Organizzata ed Economico-Finanziaria (“Operazione Collecteurs 13”)
Il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo Pef di Firenze, in collaborazione con la Gendarmeria francese ed Europol, ha eseguito una complessa attività investigativa nei confronti di un’organizzazione criminale specializzata nel riciclaggio internazionale di denaro e valori di provenienza illecita, operante nel territorio italo-francese. In particolare, il sodalizio criminale raccoglieva in Francia il denaro contante, provento del traffico di stupefacenti e dell’evasione fiscale, trasferendolo in Algeria, mentre in Italia utilizzava parte di tale denaro per l’acquisto di ingenti quantità di oro, avvalendosi della collaborazione di due intermediari commerciali.
L’attività condotta su delega della Procura della Repubblica di Firenze, ha consentito di sequestrare 10 autovetture, numerosi orologi di lusso, denaro contante per oltre 550.000 € e oro per oltre 1 milione € e con la custodia cautelare in carcere di 19 persone. Le indagini che si sono protratte per circa due anni, hanno rafforzato la collaborazione tra le Autorità giudiziarie dei due Paesi e tra la Guardia di Finanza e la Gendarmeria francese, grazie all’ausilio informativo fornito dal Comando Generale e dall’Agenzia Europea di Polizia Europol.
- Contrasto alla Criminalità Organizzata.
Sviluppando indagini patrimoniali nei confronti di diversi soggetti tratti in arresto nell’ambito di precedenti operazioni, per reati propri della criminalità organizzata, il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo Pef di Firenze ha rilevato una palese sproporzione tra i redditi dichiarati da un imprenditore empolese e il patrimonio disponibile.
L’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Firenze, accogliendo le richieste della Procura della Repubblica di Firenze, ha emesso un decreto di sequestro finalizzato alla confisca di tutti i beni riconducibili all’imprenditore e sono stati sequestrati circa una trentina di rapporti bancari, 7 autoveicoli, 3 aziende, il 50% di quote societarie e 8 immobili, per un valore complessivo di circa 2.000.000 €.
- Contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti (“Operazione Buslijnen”)
Il Gruppo Criminalità Organizzata del Nucleo Pef di Firenze ha eseguito una complessa indagine di polizia giudiziaria, su delega della Procura della Repubblica di Firenze, nei confronti di una consolidata struttura criminale composta da cittadini albanesi e italiani, stanziati tra l’Italia, l’Olanda e l’Albania, dedita al traffico internazionale di droga, del tipo cocaina e marijuana.
Il sodalizio criminale, al cui vertice è stato individuato un cittadino albanese stanziato in Olanda, riusciva a trasportare lo stupefacente dall’Olanda e dal Belgio all’Italia occultandolo in un doppiofondo ricavato nel sottoscala di un autobus di linea di una società italiana che copriva periodicamente il percorso Olanda-Belgio-Italia.
L’attività investigativa si è conclusa con il sequestro di 18 kg di cocaina e di 520 kg di marijuana e con l’arresto in flagranza di reato di 7 persone, tra cui un cittadino albanese al vertice dell’organizzazione criminale, nonché con il provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di altri 11 soggetti. Sono state inoltre ricostruite le diverse fasi delle illecite operazioni, appurando che la compagine criminale, nel solo periodo delle investigazioni, ha realizzato 17 importazioni in Italia per ulteriori 50 kg di sostanze stupefacenti.
Fonte: Comando Provinciale Guardia di Finanza Firenze
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