Non è stato un bel periodo, nemmeno per il teatro, ma San Miniato decide di ripartire. Lo fa col Dramma Popolare e con la 74esima edizione della Festa del Teatro. Gli spettacoli non si fermano, la decisione della Fondazione Istituto Dramma Popolare è a suo modo storica e carica di significati.
Manca lo spettacolo principale perché la consueta affluenza non rispetterebbe le norme vigenti, ma il cartellone - con Masolino D'Amico direttore artistico - è ugualmente qualificato. Lo spettacolo 'principe' è già pronto e sarà proposto nel periodo autunnale o in seguito, ma la volontà è quella di farlo. Sarà un'opera di Matteo Corradini con drammaturgia di Tatiana Motta e regia di Pablo Solari; è stato presentato il manifesto di Sauro Mori.
Le serate saranno in diretta in piazza e non solo, verranno trasmesse in streaming e quindi saranno visibili sul web. Pur con tutte le disposizioni anti-Coronavirus, San Miniato si trasformerà di nuovo in quel palco che per molte estati ha richiamato molta gente sotto la Rocca. Si va dal 5 al 27 luglio, otto tra spettacoli noti e prime assolute, spaziando da Alessandro Benvenuti a Alessandro Manzoni e Davide Enia. Le rappresentazioni saranno tutte alle 21.30 in piazza Duomo. La Festa del Teatro è sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e la collaborazione di Banca Crédit Agricole Italia e Tecnoambiente Spa.
Il presidente del Dramma Popolare Marzo Gabbanini ha spiegato: "La situazione sanitaria ha determinato una oggettiva difficoltà nell'organizzazione, ma il Dramma non si ferma. Ha solo cambiato modo di proporre le sue idee. Offriremo spettacoli di grande livello, ma nel rispetto del distanziamento social, sia nel pubblico che sul palco dato che si tratta principalmente di monologhi. Lo spettacolo centrale è pronto e parla di sicurezza, vogliamo farlo più avanti nel tempo".
Dopo il saluto del Vescovo Andrea Migliavacca, il sindaco Simone Giglioli ha commentato: "Non era scontato approntare una stagione del genere. Il Dramma rappresenta una delle eccellenze della città. Farla, anche in termini di attrattività, è importante. È un segno di ripartenza per San Miniato". Antonio Guicciardini Salini della Fondazione Crsm ha aggiunto: "Dobbiamo ricominciare con tutte le nostre forze. La cultura è centrale nella ripartenza, oltre a essere un volano economico".
Il programma del Dramma Popolare 2020
5 luglio, "Panico ma rosa. Diario di un non intubabile - Studio": Alessandro Benvenuti trasforma in teatro un tema attualissimo: 59 giorni di lockdown. 59 pagine di diario che raccontano l’isolamento obbligatorio di un autore attore privato del suo naturale habitat, tra sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, fantasie e humor.
8 luglio, "Albania casa mia": la rappresentazione del 8 luglio nel quale si rievocano i giorni del febbraio 1991 quando il regime comunista, dopo 45 anni di controllo del Paese, cede sotto il malcontento del popolo. In questo clima di dolore e liberà si racconta una grande storia d'amore.
10 luglio, "La storia della colonna infame": il più grande romanzo italiano sulla giustizia.
13 luglio, "L’Abisso" di e con Davide Enia: una storia di sofferenza e rabbia sullo sfondo della tragedia degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo, a Lampedusa.
17 luglio, "La vita salva", un ensamble di storie.
20 luglio, "Non plus ultras": narra della violenza negli stadi, ponendo importanti interrogativi attorno al tema della sicurezza sociale.
23 luglio, "Canto per la terra ferita": avvia la Festa del Teatro 2020 verso la conclusione raccontando di emergenza ambientale e sopravvivenza.
27 luglio, "Il muro / The block”, di Matteo Corradini. Il muro è una azione del volley. Ma qui diventa qualcosa di più forte. I personaggi in scena si interrogano sui muri che hanno dentro, su cosa non gli permette di essere liberi e ai tentativi di provare ad abbatterli.
Gianmarco Lotti
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