Giornalismo, il presidente Carlo Bartoli si candida per l'Odg nazionale

Carlo Bartoli a un'iniziativa sul giornalismo
Un ordine aperto al contributo di tutti i giornalisti, il cui lavoro sia basato su un Patto per l'informazione che metta al centro il valore della cultura: è l'obiettivo principale del programma della lista ContrOrdine, presentato da Carlo Bartoli, attuale presidente dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, in vista delle prossime elezioni dell'Ordine Nazionale dei giornalisti che si terranno in autunno.
Carlo Bartoli ha presentato la propria candidatura con ContrOrdine in un incontro che si è tenuto a Roma giovedì 18 giugno. Nel discorso di presentazione, Bartoli ha spiegato che il programma di Controcorrente, elaborato grazie al contributo di decine di giornalisti e aperto al contributo di tutti, ha l'obiettivo di trasformare in maniera profonda l'Ordine alla luce dei cambiamenti in atto nella professione.
“Solo nell'ultimo decennio, ad esempio, si sono affermati nuovi linguaggi, nuovi strumenti, nuove piattaforme, nuovi processi produttivi, nuove competenze e nuove figure professionali – ha detto Bartoli - Per questo è urgente riallineare il quadro normativo alla realtà. Dobbiamo restituire senso e coerenza ad un ecosistema informativo che è fonte di ricchezza culturale ma che è cresciuto in maniera scoordinata e contraddittoria, talvolta calpestando diritti e ignorando le più elementari tutele”.
Tanti i temi sui quali intervenire: la riforma della legge sull'Ordine, la revisione dell'accesso alla professione, le norme sulla disciplina e la revisione del sistema di finanziamento dell'editoria.
Siamo un Paese nel quale le risorse pubbliche vengono utilizzate per distruggere posti di lavoro anziché per produrre ricchezza – ha spiegato Bartoli - I soldi della collettività non possono essere utilizzati solo per prepensionare strati sempre più larghi di giornalisti impoverendo le testate e la qualità dell'informazione, determinando una spirale perversa e senza fine”.
Secondo Bartoli è necessario difendere la dignità del lavoro dei giornalisti promuovendo una trasformazione culturale che “ponga fine a una serie di mistificazioni ingiustificabili, a cominciare dalla gratuità dell'informazione”. Per questo l'attuale presidente di Odg Toscana ha lanciato l'idea di un Ordine aperto alla società che ricerchi il dialogo con istituzioni e politica e che non si limiti a parlare a sé stesso.
Da qui l'idea di Patto per l'informazione, “che si faccia carico degli interessi delle nuove generazioni e che metta al centro del futuro dell'Italia la produzione della materia prima più preziosa e più rara al mondo: la cultura”. E' questo l'unico bene, ha concluso Bartoli, che può garantire un avvenire migliore.

Fonte: Ordine dei Giornalisti Toscana

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