Bandi cultura della Regione Toscana: finanziati 20 assegni di ricerca per 13 progetti dell’Università di Pisa

Sono 13 i progetti finanziati dalla Regione Toscana all’Università di Pisa grazie al bando "100 ricercatori per la cultura" che permetterà di attivare 20 assegni di ricerca a giovani studiosi in ambito culturale grazie a un finanziamento complessivo di 1.120.000 euro, di cui 845.740 erogati dalla Regione Toscana e il resto messo a disposizione dai dipartimenti dell’Ateneo e dagli enti della filiera culturale coinvolti nei progetti. Con questo bando vengono di fatto cofinanziati assegni di ricerca per l'attuazione di progetti realizzati in collaborazione obbligatoria fra università o enti di ricerca da un lato, e "operatori della filiera culturale e creativa regionale".

“Il bando "100 ricercatori per la cultura" offre ai nostri giovani una grande opportunità, quella di coniugare l'ambiente universitario con quello del lavoro – commenta la professoressa Claudia Martini, prorettrice per la ricerca in ambito nazionale dell'Università di Pisa - Con questa iniziativa la Regione Toscana ha favorito la qualificazione di giovani laureati e la loro occupabilità attraverso il finanziamento di percorsi di alta formazione. Infatti i ragazzi hanno la possibilità, attraverso la partecipazione a progetti di ricerca applicata, di integrare le conoscenze proprie dell'ambito accademico con competenze relative a specifici contesti di esperienza. Per loro sarà fondamentale lavorare sul territorio, a stretto contatto con Soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, mediateche e istituzioni per la tutela dei beni culturali della Toscana. Grazie a questo bando si incentiva anche la collaborazione diretta fra università ed enti del territorio, fondamentale per la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale della nostra regione".

I progetti finanziati all’Università di Pisa sono i seguenti.

Il progetto M-Data prevede lo studio e la valorizzazione del fondo Machiavelli-Serristori dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze con i suoi 367 volumi, che includono 26 rarissime cinquecentine, traduzioni delle opere machiavelliane, testi polemici e studi critici. Ne è responsabile la professoressa Simonetta Bassi del dipartimento di Civiltà e forme del sapere ed è prevista l’attivazione di 1 assegno di ricerca.

Il progetto MARMO, Metodologie di Analisi per la Ricerca sul Marmo preistorico, con responsabile la professoressa Elisabetta Starnini del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, ha lo scopo di approfondire, valorizzare e aumentare la fruibilità delle collezioni di manufatti in marmo presenti nel territorio toscano attraverso uno studio che permetta di comprendere a pieno l’origine e le modalità di utilizzo di questo materiale da parte dell’uomo. Su questo progetto è prevista l’attivazione di 1 assegno di ricerca.

Il progetto TEMA, con responsabile la professoressa Marilina Betrò del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, si propone di creare una rete di connessioni tra gli operatori culturali della Regione Toscana che conservano materiale sulla missione in Egitto del 1828-29 di Ippolito Rosellini e sulla formazione delle collezioni egizie esistenti o comunque passate per la Toscana. In particolare, si vuole studiare, digitalizzare e indicizzare i documenti della Biblioteca Universitaria di Pisa e dell’Archivio di Stato di Livorno relativi alle collezioni giunte dall’Egitto nella prima metà dell’800, e collegarli tra loro e con gli oggetti stessi tramite un’app/web. Su questo progetto è prevista l’attivazione di 1 assegno di ricerca.

Il progetto FIBONACCI2021, con responsabile il professor Pier Daniele Napolitani del dipartimento di Matematica, prevede la costruzione di un software per l'edizione digitale del “Liber Abaci” di Leonardo Fibonacci con applicazione di tecniche di machine learning. Punto di partenza sarà l’edizione critica curata da Enrico Giusti (con la collaborazione di Paolo d’Alessandro e Pier Daniele Napolitani) ed edita da Olschky, sostenuta dall’Università di Pisa e dal Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della scienza. Per questo progetto è prevista l’attivazione di 2 assegni di ricerca.

Il progetto RAMSETE ha l’obiettivo di sviluppare, implementare e validare in uno scenario applicativo reale una infrastruttura che utilizza la tecnologia RFID (sistema di identificazione a radiofrequenze) per migliorare e ammodernare le operazioni di gestione e organizzazione dei musei. Ne è responsabile il professor Paolo Nepa del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e prevede l’attivazione di 2 assegni di ricerca.

Il progetto VIEd'ARTE, con responsabile la professoressa Antonella Gioli del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, prevede la realizzazione di un ambiente software, attualmente non disponibile, che permetta l’integrazione di banche dati sul patrimonio culturale e la pubblicazione di percorsi ed esposizioni virtuali e di supporto a visite in loco, e la sua sperimentazione su casi di studio della Toscana nord-occidentale. È prevista l’attivazione di 2 assegni di ricerca.

Il progetto Public History REMIX si propone di investigare nuove metodologie per la fruizione e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo toscano. Lo scopo è proporre soluzioni innovative per la fruizione e il riutilizzo da parte del pubblico di archivi audiovisivi tramite l’estrazione semiautomatica di contenuti, una catalogazione che tenga in considerazione i contenuti estratti, l’accesso facilitato in una piattaforma che consenta all’utenza di “rimescolarli” per creare nuovi materiali nel rispetto dei diritti vigenti. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio di Cultura Digitale dell’Università di Pisa, la Fondazione Sistema Toscana (FST) e il Festival dei Popoli. Responsabile è la professoressa Enrica Salvatori del dipartimento di Civiltà e forme del sapere. È prevista l’attivazione di 3 assegni di ricerca.

Il progetto PANTAREI, con responsabile la professoressa Monica Bini del dipartimento di Scienze della terra, prevede lo sviluppo di nuove tecnologie per la valorizzazione del territorio della bassa Versilia. Il tema dell’evoluzione costituirà il filo conduttore di itinerari reali e virtuali appositamente ideati, che consentano di promuovere nel suo insieme l’eredità culturale del territorio versiliese. Il progetto prevede di realizzare mappe paleogeografiche digitali, che consentiranno di collegare i musei tra loro e con i siti archeologici presenti sul territorio. È prevista l’attivazione di 1 assegno di ricerca.

Il progetto M.C.M., con responsabile la professoressa Anna De Falco del dipartimento di Energia, sistemi, territorio e costruzioni, propone l’istituzione di procedure per il monitoraggio strutturale dell’intero complesso monumentale della Piazza del Duomo a Pisa. Lo scopo finale è la messa a punto di un sistema globale di Structural Health Monitoring (SHM) per l'analisi automatica delle strutture, che si avvale di nuove metodologie di controllo, combinando tecniche sperimentali classiche con tecniche di monitoraggio emergenti e non convenzionali. I risultati ottenuti potranno essere estesi, opportunamente adattati, ad altri complessi monumentali. Il progetto prevede l’attivazione di 1 assegno di ricerca.

Il progetto Le.D, con responsabile il professor Alfredo Fioritto del dipartimento di Giurisprudenza, mira a sviluppare una nuova metodologia di scrittura da utilizzare in modo particolare nell’ambito della privacy sanitaria. L’obiettivo è un linguaggio che renda più chiara e immediata la comprensione dei testi giuridico-amministrativi da sottoporre all’attenzione degli utenti delle strutture sanitarie, siano essi moduli da sottoscrivere o manifesti di carattere più informativo. Il progetto prevede l’attivazione di 1 assegno di ricerca.

Il progetto MAGOH, con responsabile la professoressa Maria Letizia Gualandi del dipartimento di Civiltà e forme del sapere intende realizzare una piattaforma integrata che permetta di gestire l’intero ciclo della documentazione archeologica relativa alla Provincia di Pisa e all’area urbana e Metropolitana di Firenze, dalla digitalizzazione e acquisizione dei dati pregressi e dei dati nativi digitali, fino alla loro analisi e visualizzazione, per consentire agli operatori delle Soprintendenze una più efficace azione di tutela e valorizzazione. Il progetto prevede l’attivazione di 3 assegni di ricerca.

Il progetto RESISTO affronta il tema dell’obsolescenza dei sistemi informatici e la conseguente inaccessibilità dei dati inseriti, proponendo come caso di studio le piattaforme di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale realizzate sin dagli anni ’90 a Pisa. Di tali esperienze si intende mantenere l’originario concept, proponendolo quale modello metodologico: una piattaforma a due livelli, integrati e dinamicamente connessi, destinati a pubblici diversi. Il primo, costituito da banche dati strutturate, destinato al mondo della tutela e della ricerca; il secondo, che su di esso si basa, destinato alla narrazione per un pubblico non specialistico. Responsabile del progetto è la professoressa Sonia Maffei del dipartimento di Civiltà e forme del sapere ed è prevista l’attivazione di 1 assegno di ricerca.

Il progetto SOFTIMU, con responsabile il professor Pietro Croce del dipartimento di Ingegneria civile e industriale si propone di definire un software robusto e affidabile per la valutazione della vulnerabilità sismica di edifici storici e lo sviluppo di tecniche sperimentali innovative per la diagnostica di strutture murarie facenti parte del patrimonio culturale toscano. Il progetto prevede l’attivazione di 1 assegno di ricerca.

Fonte: Università di Pisa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Pisa

<< Indietro

torna a inizio pagina