“Quello di Toscana a Sinistra è un progetto di governo e di cambiamento all’insegna del pragmatismo e della coerenza. Quanto è accaduto negli ultimi mesi mostra quanto sia necessaria un’alternativa ai vecchi modelli di sviluppo che ci hanno portato a questa crisi. È sotto gli occhi di tutti, solo per fare un esempio, quanto sia stato deleterio anche in Toscana indebolire i servizi pubblici e la sanità territoriale, esternalizzare il lavoro, far dilagare il privato sociale”. “Insomma, non è tempo di restaurare la normalità pre-Covid, ma di usare le opportunità aperte da questa terribile crisi, come i necessari investimenti in deficit, per costruire una Toscana felice e per compiere una svolta verde e sociale”.
Nel corso di una conferenza stampa on-line tenutasi stamani Tommaso Fattori, candidato presidente della sinistra alle prossime elezioni regionali, ha affermato di lavorare ad un’alternativa “alle ruspe di Salvini e ai carri armati di Giani”. “Quello che proponiamo è un progetto di partecipazione dal basso per una svolta ecologista e di giustizia sociale. Crediamo che la nostra regione non possa prescindere da un lavoro stabile e di qualità, archiviando la stagione della precarizzazione, e da un investimento strategico nell’edilizia residenziale pubblica. Crediamo che il nuovo piano dei rifiuti debba essere incentrato su una vera economia circolare, escludendo vecchi inceneritori e nuovi gassificatori. E crediamo che non debba più esistere una Toscana di serie A e una di serie B, ma un unico territorio da tutelare e valorizzare attraverso una rete di servizi capillare. La maggioranza dei toscani è a favore della gestione pubblica della sanità, dell’acqua, e dei servizi fondamentali, per questo il nostro è un progetto politico che lancia la sua sfida su temi maggioritari”.
“La Regione Toscana non è contendibile elettoralmente da parte della coalizione della destra – ha aggiunto Fattori – anche perché la proposta politica di Eugenio Giani assorbe le istanze della destra e dei suoi centri di potere. I primi sondaggi ci danno al 6-7% ma siamo soltanto all’inizio. Vogliamo avere un risultato migliore di quello ottenuto in Toscana cinque anni fa”.
Quanto infine all’ipotesi di voto del 20-21 settembre e al possibile rinvio dell’apertura dell’anno scolastico, conclude Fattori, “è paradossale che si riaprano gli stadi ma non le scuole. L’istruzione è un diritto e una priorità, cosa si aspetta a individuare luoghi alternativi agli istituti scolastici per votare?”
Gruppo Consiliare Toscana a Sinistra
Regione Toscana
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