Nessun passo indietro da parte dell'Amministrazione comunale sul piano di abbattimento di 44 alberi a Empoli. Ieri si è tenuta la commissione Ambiente convocata di gran fretta per mettere di fronte il Comune e coloro contrari al taglio, ma di fatto niente è cambiato: tra due giorni, il prossimo lunedì 15 giugno, inizierà il cantiere per l'abbattimento.
La consigliera Anna Baldi, che quella Commissione l'aveva richiesta, ha portato sul tavolo le posizioni del comitato con l'obiettivo di sospendere l'abbattimento e ridiscutere almeno parzialmente il piano. Nello specifico sono state fatte rilevare delle "incongruenze" nella relazione tecnica chiedendo tempo per realizzarne un'altra. Il comitato si è affidato a due professionisti per portare valutazioni 'alternative', tra cui quella di un agronomo che non ha avuto il tempo di stilare una relazione tecnica complessiva, ma ha visionato gli alberi e la perizia del Comune portando ulteriori elementi. Il comitato, inoltre, ha commissionato la perizia completa di un ornitologo dalla quale emergerebbe che vi sono molte specie di uccelli che nidificano su quegli alberi, alcune delle quali di rilevante importanza faunistica: il fronte del 'No' ritiene che ciò sia sufficiente per attivare la legislazione attuale per la protezione della fauna e fermare gli abbattimenti, ma al momento non è chiaro se il caso empolese possa effettivamente rientrare nella casistica. Il comitato sta approfondendo la questione.
Insomma il fronte del 'No' riconosce la necessità di abbattere gli alberi pericolosi, ma preme per un obiettivo: chiedere più tempo per fare ulteriori accertamenti. L'amministrazione comunale, però, avrebbe chiuso ad ogni trattativa adducendo una unica motivazione che sarebbe preminente su tutte le altre: il sindaco è responsabile giuridico della salute dei cittadini, quegli alberi sono malati, quindi vanno abbattuti. Di fronte al pericolo crollo, quindi, l'amministrazione ritiene insindacabile quella decisione. Il dialogo si è quindi trasformato in un muro contro muro con la Baldi che si dichiara "delusa dal comportamento del Comune che è apparso subito chiaro volesse solo darci un contentino, squalificando le nostre posizioni e senza mai dare nemmeno lo spiraglio per un dialogo nel merito".
Una posizione che non lascia spazi di trattativa, ma apre allo scontro diretto. Baldi e il comitato, infatti, suonano la carica: "La relazione del tecnico è stata presentata a dicembre 2019, l'atto di abbattimento firmato ad aprile, se esisteva un pericolo così grande perché si è atteso tanto? Perché si vuole fare tutto in fretta?", si chiede la Baldi che rileva "una incongruenza" tra pericolo e tempistica, dichiarandosi pronta a portare avanti la propria battaglia. Una battaglia che si sposta anche sul campo normativo. La relazione tecnica del Comune parla di alberi "a fine vita", Baldi e il comitato sostengono che "trattandosi di piante con oltre 70 anni di vita sono considerabili "beni culturali" e quindi l'eventuale abbattimento andava comunicato alla Soprintendenza, passaggio quest'ultimo che non sarebbe stato fatto". Un altro punto è quello della ripiantumazione di nuovi alberi, così come annunciato dall'assessore Marconcini in conferenza stampa: ci sarebbe l'accordo e anche i fondi necessari, ma al momento i consiglieri di opposizione non avrebbero nessun documento tra le mani e hanno richiesto un accesso agli atti. Infine il comitato avrebbe scritto direttamente al Ministro Costa chiedendo un suo intervento, e invitando i propri membri a fare lo stesso.
Insomma dalla Commissione solo una fumata nera. Per la giornata di lunedì sono attese ovviamente iniziative contro l'abbattimento e la Baldi denuncia: "ci era stato detto che nella Commissione si sarebbe reso noto nel dettaglio gli orari e i luoghi del cantiere di abbattimento, mentre ad oggi non ci sono stati comunicati, ciò ci sembra scorretto". Il M5S annuncia comunque una mobilitazione "a turno", mentre il CSA Intifada si è dato appuntamento alle 8 di mattina in viale IV novembre. È attesa quindi una protesta, ed è plausibile che inizierà proprio da viale IV novembre, diventato simbolo di questa diatriba. Se da qui partirà la protesta, non è chiaro dove inizierà l'abbattimento degli alberi.
I COMMENTI
Baldi (M5S): "L'Amministrazione se ne frega della richiesta dei cittadini"
È terminata ieri sera alle 21.30 la commissione straordinaria chiesta dal MoVimento 5 Stelle per tentare di salvare i tigli di Viale IV novembre e non solo. L'amministrazione in poche parole se ne è fregata delle richieste dei cittadini e intende procedere lunedì 15 giugno col taglio degli alberi. Verrà, probabilmente, impiegato un certo numero di forze dell'ordine per tenerci lontani dal cantiere ma noi faremo a turno, rispettando le regole COVID, per monitorare e fotografare i tronchi e constatare la loro pericolosità.
Sono delusa dal comportamento del Comune che è apparso subito chiaro volesse solo darci un contentino, squalificando le nostre posizioni e senza mai dare nemmeno lo spiraglio per un dialogo nel merito.
Secondo noi tutta la procedura è ombrosa, dall'intervento di urgenza all'incarico di perizia su cui abbiamo rilevato delle incongruenze e inesattezze che ci spingono a chiedere una nuova perizia alla luce di quanto emerso. Contestiamo i tempi dell'intervento: la perizia è stata consegnata a dicembre, perché ora tanta fretta se quegli alberi erano tanto pericolosi? I dubbi vengono.
Abbiamo dimostrato che su quegli alberi vi sono specie importanti, come il pigliamosche, per fare un esempio, che starebbe ripopolando l'area, ma l'Amministrazione considera un albero alla stregua di un palo della luce. Invece è un essere vivente, nonché casa e habitat di altri animali. Il Comune non ha fatto nessuna analisi sugli animali che abitano gli alberi, mentre secondo noi va afatta un'analisi a 360 gradi. Un albero non è un arredo urbano come una panchina
Contestiamo poi una cattivissima manutenzione e gestione del verde: gli alberi non sono stati trattati bene e quindi ora sono molto in sofferenza. L'Amministrazione non ha mai badato a niente, hanno fatto lavori senza considerare le radici, o la stabilità dell'albero, utilizzando cemento impropriamente e senza mai curarsi della salute delle piante. Infine quelle piante hanno oltre 70 anni e sono beni culturali: il Comune doveva sentire la Soprintendenza che invece sappiamo non è stata contattata. Si tratta di un reato penale.
Sulla ripiantumazione abbiamo fatto un accesso agli atti e approfondiremo la situazione. Basta fidarsi di chi fa promesse in campagna elettorale e poi inizia a lavorare "bene" a fine mandato. Scommettiamo che le piantumazioni degli alberi saranno effettuate a fine mandato e cioè nel 2024 a scopo elettorale? Cittadini ricordatevelo! È troppo aspettarsi dal comune un progetto di manutenzione, implementazione e sostituzione del verde pubblico a lunga scadenza? Sì, è troppo anche perché vi ricordiamo che fino a qualche settimana fa avevamo un reparto della facoltà di architettura che formava degli architetti paesaggisti che poteva essere "sfruttato" per studiare il piano del verde della città di Empoli. Ebbene, università smantellata per volere dell'unione dei comuni per non voler elargire una modesta cifra..Università tra l'altro istituita per avere uno stretto contatto con le esigenze del territorio e mai utilizzata a questo scopo con progetti specifici.
Molto più facile agire sempre nell'emergenza dando incarichi con determine che impediscono un qualsiasi controllo da parte dei cittadini!
Il Csa Intifada annuncia la mobilitazione
Venerdì pomeriggio si è svolta l'iniziativa in Viale IV Novembre a Empoli Contro il taglio degli alberi di Tigli, notizia arrivata neanche 10 giorni prima da parte dell'amministrazione comunale, senza aver dato nessun tipo di informazione in consiglio comunale, ne tantomeno ai cittadini. Ripetiamo, nota importante, che in qualche giorno si è creato un Comitato cittadino con circa 2.000 iscrizioni interessati a questa prossima ed ennesima mattanza.
Tante persone e bambini sono state presenti, sintomo di una voglia di partecipazione e interesse, una manifestazione colorata ma che ad oggi viene interiormente negata, da questa amministrazione, la nostra richiesta di sospensione del taglio e il creare un piano verde concordato con associazioni, cittadini e persone di quartiere. La risposta dopo la consulta ambiente di venerdì pomeriggio, in concomitanza alla manifestazione è stata la stessa; "Per la sicurezza, i Tigli sono malati e devono essere abbattuti."
Per questo Lunedì 15 Giugno ore 8.00 saremo lì a difendere quegli alberi per dire NO al TAGLIO! SI ad una presa in cura del nostro verde, SI alla logica della piantumazione, all'educazione verso l'ambiente = manutenzione e cura senza malattia e mattanze.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, il verde e ciò che viviamo e respiriamo, è un valore che riguarda ognuno di noi.
Alemanni (Verdi-Europa Verde in Toscana): "Grave abbattimento alberi senza autorizzazione della Soprintendenza"
“È molto grave che moltissimi alberi dello storico Viale IV Novembre a Empoli vengano abbattuti senza l’autorizzazione della Soprintendenza, senza che il Consiglio Comunale si sia espresso al riguardo e senza tener conto del lavoro svolto, in soli cinque giorni, da un Comitato composto da oltre due mila persone che, a tempo record, hanno già inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica, raccogliendo oltre mille firme per fermare uno scempio di tal fatta”.
Così, in una nota, Francesco Alemanni, commissario straordinario dei Verdi-Europa Verde in Toscana, che ha proseguito: “Siamo esterrefatti di fronte al diniego della Giunta Comunale di Empoli rispetto alle richieste di rinvio sollecitate dai cittadini anche in virtù del periodo di nidificazione di numerose specie di uccelli. Ci faremo portatori, presso il Ministero dell’Ambiente, delle loro istanze, – conclude Alemanni, – per far sì che vengano svolti ulteriori e più approfonditi accertamenti sullo stato di salute degli alberi”.
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