Dalla pavimentazione ecologica all’asfalto modificato con pneumatici fuori uso. L’innovazione nelle infrastrutture è realtà, ma c’è ancora tanta strada da fare per utilizzarla in maniera diffusa e adeguata. Se ne parlerà lunedì 15 giugno, alle 17, nel webinar gratutito di Primavera d’Impresa, l’iniziativa regionale promossa dalla cooperativa CRISIS nata per premiare e incentivare l’innovazione delle piccole e medie imprese, che metterà a confronto alcuni dei massimi esperti del settore, professori, professionisti e imprenditori. Un seminario - “Infrastrutture, la leva per una ripartenza sostenibile” - utile per dare alle imprese, di qualsiasi settore, informazioni importanti sulla crescita del proprio business. Interverranno: Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, consigliere regionale e presidente della Commissione Costa, prof. Alberto Giuntoli, paesaggista e professore Università Firenze, prof. Maurizio Bocci, Università Politecnica delle Marche, prof. Alessandro Marradi, Università di Pisa e membro CTS CRISIS, prof. Walter Salvatore, Università di Pisa, Corrado Bocci, Pav.I srl e Daniele Fornai, consorzio Ecopneus. Modera Cristina Nati, presidente CRISIS
“Abbiamo bisogno di nuovi investimenti per rafforzare il sistema delle infrastrutture, ma soprattutto c’è la necessità di scelte politiche coraggiose, serie e soprattutto proiettate al futuro - è il commento del presidente Eugenio Giani - una regione come la Toscana deve poter contare su un sistema solido, sostenibile dal punto di vista ambientale e che sia la spina dorsale di un nuovo sviluppo locale, che non lasci indietro nessuno. Un modello di rilancio che rispetti le peculiarità di un territorio unico al mondo”
"Il nostro obiettivo deve essere quello di far competere la Toscana con le migliori regioni d'Europa sia da un punto di vista infrastrutturale sia da un punto di vista ambientale - aggiunge Antonio Mazzeo - I due temi non sono contrapposti ma, anzi, mai come oggi possono andare di pari passo e la nostra regione, per caratteristiche, capacità e competenze, può davvero diventare un modello virtuoso in cui far lavorare insieme pubblico e privato. Oggi, a maggior ragione dopo l'emergenza che abbiamo vissuto, siamo chiamati a ripensare la Toscana del futuro ma questo non può prescindere da due elementi che abbiamo già messo alla base della progettazione di questi ultimi anni: il completamento di un sistema delle infrastrutture capillare e integrato su tutto il territorio regionale, con un'attenzione particolare anche al sistema delle piste ciclabili, e la tutela dell'ambiente attraverso la valorizzazione dei processi di economia circolare in grado di trasformare lo scarto in nuove lavorazioni e nuove opportunità d'impresa".
“Oggi dobbiamo ripartire bene, utilizzando le risorse liberate per costruire infrastrutture destinate a durare nel tempo e che possano ancora essere adeguate per il traffico del 2080 ed oltre”, spiega Daniele Fornai di Ecopneus. Il Consorzio lombardo ricicla la gomma di pneumatici fuori uso, li trasforma in polvere che poi unisce all’asfalto. Il polverino ottenuto contiene molti additivi utilizzati per rendere gli pneumatici insensibili alle alte e basse temperature, ai raggi UV o all’ozono. Tutte qualità che continuano a svolgere la loro funzione una volta che la gomma è integrata nell’asfalto e lo rendono molto durevole. In California, ad esempio, gli asfalti gommati sono il 40% delle rete viaria
“L’Italia ha un disperato bisogno di ultimare le opere strategiche sospese, di ammodernare i propri collegamenti e soprattutto di mantenere il patrimonio esistente”, è il commento di Corrado Bocci della Pavi srl, azienda di Foligno specializzata nella realizzazione di pavimentazioni ecologiche, che per le loro caratteristiche naturali ed estetiche garantiscono il trattamento anche in zone soggette a vincoli. “Il governo del territorio dovrà assumere non solo il compito di indirizzare i fondi, ma anche di coordinare la progettazione dei lavori da realizzare, chiedendo alle imprese di usare le tecnologie migliori, più innovative e rispettose dell’ambiente. E’ necessario aprire un confronto permanente fra istituzioni, progettisti, stazioni appaltanti ed imprese, per mettere a sistema le rispettive competenze e valorizzare al meglio le specificità e le risorse del territorio"
“Sarà un appuntamento importante per le imprese della nostra rete - spiega Cristina Nati - Avranno la possibilità di avere a disposizione i massimi esperti del settore e potranno interloquire con loro. Tutti i nostri seminari sono gratuiti, pensate per aiutare le imprese a sfruttare le potenzialità del nostro grande network che unisce realtà imprenditoriali, associazioni, istituzioni e enti di ricerca” Primavera d’Impresa è una rete di oltre 213 imprese che muovono complessivamente oltre 430 milioni di fatturato ed occupa oltre 4858 persone.
Per iscrizioni: https://www.primaveraimpresa.
Per informazioni www.primaveraimpresa.it
Fonte: Ufficio Stampa
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