Consegnata oggi in Prefettura a Firenze l’onorificenza del Presidente della Repubblica al reduce della Seconda Guerra Mondiale che ha dedicato la sua vita al volontariato.
Il prefetto Laura Lega ha consegnato oggi a Bruno Faggioli il diploma di cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica nel corso di una breve e sentita cerimonia che si è svolta in Prefettura, a Palazzo Medici Riccardi. L’insignito era accompagnato dalla moglie, signora Leda, e dal sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini.
Bruno Faggioli, 96 anni, nato a San Casciano Val di Pesa e residente a Montespertoli, ha ricevuto l’onorificenza del Capo dello Stato per il costante impegno profuso a favore dell’Associazione Combattenti e Reduci e del mondo del volontariato, contribuendo alla fondazione della Pubblica Assistenza Croce d’Oro di Montespertoli, di cui è poi divenuto presidente.
Nel corso della sua lunga e operosa esistenza, Faggioli, personaggio molto conosciuto e apprezzato nella sua città, si è prodigato anche per le giovani generazioni, andando nelle scuole a raccontare la sua storia che testimonia una scelta coraggiosa operata in nome di un ideale di libertà e di fedeltà.
Chiamato alle armi a diciannove anni e assegnato al 41° Reggimento Artiglieria, a Firenze, era in attesa di partire per il fronte quando, dopo l’8 settembre 1943, venne fatto prigioniero dai tedeschi ed essendosi rifiutato di aderire all’esercito germanico venne detenuto presso il distretto militare. Da qui fuggì fortunosamente, calandosi con una corda da una finestra, insieme ad altri due commilitoni. Rimasto ferito nella caduta, dopo una serie di peripezie, riuscì a tornare al paese natale, ma si dette subito alla macchia per sottrarsi alle rappresaglie e rimase fuggiasco fino al termine della guerra. In seguito, Faggioli ha svolto attività diverse, tra cui quella di operaio agricolo presso un’azienda di Montespertoli fino al 1984, anno del suo pensionamento.
“Sono molto onorata di consegnarle questo riconoscimento, ha detto il prefetto Laura Lega nel porgere il diploma all’insignito. “Lei è il testimone di una vita spesa bene, a favore degli altri. Lei è un esempio per tutta la comunità e soprattutto per i giovani”.
Fonte: Prefettura di Firenze
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