Sono centinaia i pazienti coinvolti nel fallimento della catena odontoiatrica Dentix Italia. Una situazione che si ripete con una ciclicità inaccettabile. Sono trascorsi, infatti, appena pochi mesi dal fallimento di un’altra clinica odontoiatrica, Idea Sorriso, che ha lasciato senza cure e con molti debiti i cittadini che avevano prenotato delle cure.
In Toscana Dentix Italia è presente con 5 ambulatori nelle sedi di Empoli, Prato, Lucca, Viareggio e Massa Carrara.
Dentix Italia fa capo alla Dentix Spagna, che ha fatto richiesta in tribunale di istanza pre-fallimentare. È presente nel nostro Paese con 57 ambulatori, concentrati in 12 regioni, da giorni, gli operatori non rispondono ai pazienti e le cliniche sembrano aver cessato, di fatto, l’attività.
La vicenda si ripete con lo stesso copione di Idea Sorriso: i pazienti vengono indotti ad accendere un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche necessarie. In tal modo Dentix incassa subito l’intero ammontare della parcella e il consumatore si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria complice, dopodiché le cure proseguono lente e a singhiozzo fino alla latitanza con lo stop operativo. Da alcune testimonianze emerge il forte sospetto che i pazienti siano indotti a sottoporsi a interventi sanitari non necessari e non appropriati.
Ricordiamo a tutti i cittadini coinvolti che gli sportelli salute di Federconsumatori Toscana sono a disposizione per assistenza e informazioni sulle attività da mettere in campo per la loro tutela sul piano giuridico e medico-legale.
Chi opera scorrettamente, approfittandosi della necessità di cura dei cittadini, non potrà e non dovrà farla franca, a maggior ragione in un momento come questo, all’indomani della pandemia e delle pesanti conseguenze sul piano economico che ha determinato.
Le cure odontoiatriche per troppi cittadini sono divenute un vero e proprio calvario, abbandonati dal settore pubblico, vittime, nel privato non regolato, di società di capitali, votate al solo profitto e spesso prive di deontologia medica.
Per questo come Federconsumatori Nazionale, ci siamo rivolti al Ministro Speranza, chiedendo un incontro per discutere e pianificare una necessaria e urgente riforma del settore, che preveda, da un lato, investimenti diretti da parte del settore pubblico (Stato e Regioni), dall’altro, una regolazione del settore privato che metta al centro la forma societaria della Società Tra Professionisti (STP), con uno stop alle società di capitali.
Questa soluzione, a nostro avviso, meglio di altre può coniugare maggiori garanzie per i cittadini dal punto di vista della sicurezza e completezza delle cure.
Massimo Falorni - Presidente Regionale Federconsumatori
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