Distanziamento sociale, ritorno al lavoro dopo il lockdown, uso dei mezzi pubblici in sicurezza. Tutti elementi molto discussi nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus. La difficoltà di osservare le norme anticontagio sul trasporto pubblico, durante le ore di punta, nelle grandi città si è dimostrata innegabile fin dall’inizio delle riaperture. Sta però rifiorendo un’amica che, nei grandi centri urbani, può risolvere davvero la questione.
Stiamo parlando della bicicletta, un mezzo non solo utile per tenersi in forma ma anche per raggiungere la scuola o il lavoro in autonomia, mantenendo ogni tipo di precauzione possibile.
Per questo motivo il governo, tra gli incentivi stanziati per far fronte al Covid, ha lanciato anche il Bonus Bicicletta, previsto dal Decreto Rilancio (che vale anche per i micromezzi elettrici come il monopattino o altri a propulsione elettrica). Il bonus, non ancora usufruibile ma in via di attivazione, sarà dedicato ai maggiorenni residenti nei capoluoghi, province, nei Comuni con oltre 50mila abitanti e nelle Città metropolitane. Questi ultimi potranno avere diritto ad un rimborso fino a un massimo di 500 euro, conservando la fattura per gli acquisti avvenuti dal 4 maggio. Quando invece partirà l’applicazione, sarà previsto uno sconto diretto da parte dei fornitori, aderenti all’iniziativa, attraverso un buono digitale.
I cittadini di Empoli quindi, essendo parte della Città metropolitana di Firenze, potranno accedere al Bonus per una due ruote a pedali o elettriche.
Per questo, sono stati registrati incrementi di vendite nei negozi di bici empolesi? A parlarcene sono stati Mazzino e Bhoss Cycling.
“Sì, dopo la riapertura con il discorso del bonus bici le persone sono venute ad acquistare le biciclette, e abbiamo registrato un afflusso notevole e importante – hanno raccontato Carla Gracci e Maurizio Poli del negozio Mazzino. Questo sarebbe stato comunque un periodo periodo di vendite con le comunioni, cresime e la fine della scuola, ma il lockdown ci ha fatto perdere tutta questa parte”.
“La crescita recente in buona parte è legata al Bonus – hanno continuato. Abbiamo sempre avuto in questo momento dell’anno una crescita, anche legata al fatto che Empoli si gira bene in bicicletta, essendo coperta dalle piste ciclabili”.
Ha seguito lo stesso copione anche Alessandro Bartoli, di Bhoss Cycling, che ha registrato un aumento di vendite “grazie agli incentivi, ma anche alla mentalità della gente perché sicuramente sta un po’ cambiando. Non potendo andare nelle piscine e nelle palestre ora come ora andare in bicicletta è una delle soluzioni migliori, poiché c’è sempre una distanza di sicurezza per tenere anche le giuste precauzioni” ha sottolineato Bartoli.
I due negozi, nonostante la piattaforma sia in via di attivazione, hanno iniziato fin da subito a erogare ai clienti il necessario per richiedere il bonus in futuro.
“Abbiamo rilasciato fin dai primi tempi la fattura elettronica specificando le date del cliente, cosa acquistava nel dettaglio e chiedendo il pagamento tracciabile, di modo che qualunque documento di prova fosse richiesto, chi aveva fatto un acquisto era apposto. Poi è venuto fuori che ci voleva la fattura e non bastava lo scontrino” hanno continuato Gracci e Poli. "Rilasciamo la fattura elettronica, diamo al cliente una copia di cortesia, l’originale viene inviato automaticamente tramite il sistema all’agenzia delle entrate e viene poi inoltrato a chi ha acquistato tramite mail. Infine il cliente si dovrà registrare al portale e per accedere dovrà utilizzare l’identità digitale, Spid. Invitiamo chi non ce l’ha intanto a premunirsene, così quando aprirà il portale saranno pronti” hanno spiegato da Mazzino.
Anche da Bhoss Cycling, Bartoli ha confermato le stesse procedure: “Il 50% dei clienti che vengono in più derivano senz’altro dal bonus e anche se al momento non c’è ancora la piattaforma per avere il rimborso dallo Stato forniamo già i clienti della fattura, così quando sarà attivata potranno usufruire del rimborso fino a 500 euro. Ci sono state anche molte persone che hanno approfittato di questa occasione per intraprendere la bicicletta elettrica, che nella mobilità è un vero punto interessante”.
Un mezzo, quello a due ruote, che si sta dimostrando davvero utile nel periodo di convivenza con l’epidemia, quando la vita quotidiana delle persone è ripartita ma il Coronavirus è sempre presente.
"La bicicletta è un mezzo per fare movimento non impegnativo, basta fare un tragitto come casa-lavoro che in Empoli è fattibile. Magari chiediamo un po’ più di sorveglianza nelle zone critiche – hanno proseguito Gracci e Poli da Mazzino. Abbiamo molti clienti che parcheggiano in zona stazione o ospedale che lamentano il furto o la vandalizzazione del mezzo. La bici può essere una valida alternativa – nella mobilità - e a Empoli è sempre stata un mezzo di trasporto molto richiesto”.
“Chi scoprirà la bicicletta elettrica scoprirà un partner indispensabile, un mezzo che può davvero sostituire quelli tradizionali senza essere faticoso” – ha sottolineato ancora Bartoli sul valore delle due ruote. Non solo in questo periodo ma negli ultimi anni i ragazzi, come li chiamo io di 60 70 anni, grazie alla bici elettrica continuano a fare bellissime girate. È un altro scopo nobile che non fa smettere di andare in bici". Se in molti potranno riscoprire la mobilità lenta, “sarà anche grazie al momento particolare che stiamo vivendo in tutta Italia”.
Margherita Cecchin
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