Tigli da abbattere in viale IV Novembre, bufera sui social: nasce un comitato di protesta

La miccia della polemica estiva l'ha accesa involontariamente l'amministrazione comunale di Empoli. Tra le tante novità diramate in conferenza stampa dall'assessore Massimo Marconcini in merito al verde pubblico, una è passata più in sordina ma ha riacceso le preoccupazioni di molti cittadini. L'abbattimento di 22 tigli in viale IV Novembre, lungo i binari ferroviari. Apriti cielo.

Su Facebook la piazza virtuale ha "deciso" che l'abbattimento non si deve fare. Da una parte l'amministrazione ha spiegato che le 22 piante hanno problemi: nella nota del Comune si legge "si tratta di alberi per cui non sarebbe efficace il recupero fitosanitario o statico e sono inesorabilmente destinati a peggiorare in tempi rapidi e per evidenti motivi di sicurezza è stato consigliato il loro abbattimento".

Dall'altra parte il comitato, che conta circa 400 iscritti ed è nato da Simona Bertini, replica: "È stato deciso l'abbattimento di 22 preziosi esemplari che non mostrano alcun segno di sofferenza fitosanitaria né pericolosità alcuna; chiediamo un incontro col Comune, chiediamo che i soldi stanziati vengano utilizzati per la manutenzione e non per gli abbattimenti, chiediamo che l'eventuale sostituzione di piante (previa ulteriore perizia imparziale) sia fatta gradualmente".

Non basterà dunque la promessa di una ripiantumazione di alberi dello stesso tipo, il simbolo del viale alberato che potrebbe scomparire fa più paura ai residenti. Basta accostare il nome di piazza Ristori, dove decine di pini vennero abbattuti nel 2017 per motivazioni di sicurezza.

Le due parti sono destinate inevitabilmente a scontrarsi, almeno finché non verranno resi pubblici e aperti a tuti gli studi fatti finora che certifichino la bontà delle azioni del Comune. Anche se questo non potrebbe certo bastare. Nel gruppo Facebook del 'Comitato cittadino Viale IV Novembre' c'è un po' di tutto e saltano fuori anche ricostruzioni strampalate come l'ipotesi di tagli per non dare disturbi alla rete 5G.

Anche sulle azioni da intraprendere per ora non è chiaro cosa verrà organizzato, anche perché è da pochi giorni che questi cittadini si sono uniti (virtualmente) per protestare. Il 15 giugno è la data indicata dall'amministrazione per l'inizio dei lavori, c'è chi ipotizza l'incatenamento agli alberi come avvenne a Firenze qualche anno fa. Qualunque saranno le iniziative, la giunta Barnini dovrà rispondere di quanto annunciato.

Elia Billero

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