“L’ordinanza del sindaco è dettata dall’emergenza sanitaria al fine di evitare assembramenti. Assembramenti che si evitano con la somministrazione distanziata al tavolo e quindi prolungando e non riducendo l’orario di apertura dei pubblici esercizi”. Questa la tesi che Confesercenti Toscana Nord, con il suo responsabile area pisana Simone Romoli ed il presidente Fiepet Massimo Rutinelli, hanno ribadito in occasione dell’incontro a Palazzo Gambacorti con gli assessori Bonanno e Pesciatini ed il capo di gabinetto Donati ed il capo di gabinetto della prefettura Silvestro.
“Dopo la riunione in prefettura ottenuta grazie alla nostra richiesta di lunedì scorso – spiegano Romoli e Rutinelli –, il prefetto ha preteso l’avvio di questo ulteriore tavolo per apportare le modifiche necessarie ad una ordinanza che, in maniera del tutto evidente, non ha prodotto i risultati per i quali era stata firmata. Agli assessori abbiamo ribadito come il controllo degli assembramenti avviene solo allungando la permanenza dei giovani ai tavoli e di conseguenza diluendo il loro deflusso. Chiudere alle 24 vuol dire spostare decine e decine di persone nelle zone limitrofe senza alcun controllo ed in balia dei venditori abusivi. Abbiamo quindi ribadito la richiesta di chiudere le attività alle 1.30 come previsto dall’attuale regolamento comunale”.
L’amministrazione comunale avrebbe invece offerto un prolungamento delle attività fino alle 00.45, con quindici minuti poi necessari ai locali per liberare il suolo pubblico da tavoli e sedie per le 1, ribadendo che comunque l’attuale ordinanza è valida solo fino al 21 giugno.
“Detto che 15 minuti non sono comunque sufficienti per riporre le attrezzature, attendiamo adesso una risposta sul prolungamento dell’orario di chiusura – dicono i due dirigenti Confesercenti – e chiediamo che le modifiche siano già operative da questo fine settimana. Abbiamo poi trovato un punto di accordo sulla nostra proposta di prolungamento dei controlli, sia di polizia municipale che delle altre forze dell’ordine, fino alle 3 proprio per evitare che i venditori abusivi approfittino della chiusura dei locali per imperversare come è avvenuto le scorse settimane”.
Fonte: Confesercenti Toscana Nord
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