“Le ragioni dello sciopero sono dettate dall’indisponibilità del Governo di discutere di uno stanziamento di fondi per l’edilizia scolastica e per il potenziamento degli organici del personale docente e ATA, la cui necessità è resa evidente dai contenuti del documento con cui il Comitato Tecnico Scientifico indica le misure indispensabili per un riavvio in sicurezza delle attività in presenza, fissando parametri di distanziamento che imporranno un’articolazione del lavoro su gruppi ridotti di alunni”.
I Sindacati senesi più rappresentativi dei lavoratori della scuola annunciano così lo sciopero confermato per lunedì prossimo.
“Nella provincia di Siena – spiegano FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola, Snals Confsal e Gilda - l'organico di diritto non è stato tagliato ma, come ogni anno, si rivela insufficiente per evitare situazioni di sovraffollamento, perché gli algoritmi che si usano per calcolarlo non tengono conto del livello di complessità di un territorio come il nostro che è il secondo più esteso della Toscana. Anche il prossimo anno scolastico, quindi, saranno tagliate classi intermedie e si formeranno classi prime di 27 e più studenti: le classi "pollaio" continueranno a esistere anche quando sarebbe stato possibile evitarle concedendo qualche unità di personale in più”.
“Da evidenziare anche la carenza di personale ATA che da sempre denunciamo – aggiungono i Sindacati - e che, se non sanata, non renderà possibili le necessarie igienizzazione e sorveglianza delle scuole”.
“Non siamo disponibili ad arrenderci all’idea che la DaD diventi una modalità strutturale di fare scuola per l’ignavia delle Istituzioni che continuano a non considerare gli investimenti nella scuola un investimento per il futuro del Paese – concludono FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola, Snals Confsal e Gilda – ed anche per questo abbiamo indetto lo sciopero dei lavoratori per l’8 giugno; alle famiglie chiediamo di sostenere le ragioni di questa azione di lotta, il cui obiettivo non riguarda solo il personale scolastico e le sue condizioni di lavoro, ma l’intera comunità educante”.
Ufficio Stampa e Comunicazione CGIL Siena
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