È la fiorentina Asmaa Gacem la nuova vicepresidente nazionale di CNA Turismo. Nata a Marrakech 27 anni fa, laureata in Giurisprudenza, è amministratore unico di Fastpol Srl, che a Firenze gestisce l’Hotel Vespucci 50, ed ha una notevole esperienza nel settore del management turistico alberghiero a livello internazionale oltre ad aver amministrato varie società sia nel campo immobiliare sia in quello dei servizi alla persona.
“Una carica nel segno della continuità del ruolo centrale giocato da Firenze nelle politiche turistiche nazionali di CNA: fiorentino il presidente uscente, Luca Tonini, oggi alla guida di CNA Toscana, e fiorentina la neo eletta Asmaa Gacem – commenta Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze – Un compito difficile quello che si trova ad affrontare. Il turismo è una risorsa preziosa per Firenze e per l’Italia, ma il Coronavirus l’ha messo in ginocchio. I mesi primaverili, che di norma portano circa un quinto degli arrivi in città, sono stati azzerati: calcoliamo che il fatturato complessivo del primo semestre sarà ridotto del 73%”.
“La ripartenza di Firenze dipende in modo determinante dal ritorno del turismo internazionale. Siamo consapevoli che questo non potrà accadere subito, ma dobbiamo assolutamente gettare le basi per questa ripartenza, perché alcuni paesi hanno già iniziato a prendere accordi con i loro confinanti circa il libero transito e noi dobbiamo essere in grado di intercettare questi potenziali spostamenti. Una volta definite le misure da mettere in atto per garantire la sicurezza, rivediamo i protocolli evitando inutili appesantimenti burocratici e sosteniamo le strutture ricettive nell’avviare una vasta campagna di marketing promozionale” spiega Asmaa Gacem.
“Perché al di là degli interventi a sostegno economico, per altro assai limitati, quello che vogliono gli imprenditori e poter tornare rapidamente in attività, riavviando l’occupazione. Ma per far questo è necessario anche individuare nuove modalità di fruizione dei nostri musei, scongiurando le code alla biglietteria, riavviare la vita culturale, riaccendere le luci di bar e ristoranti, allungare per quanto possibile la permanenza ampliando l’offerta. Distanziando, offrendo la reale possibilità di un soggiorno confortevole, senza assembramenti almeno in questa prima delicata fase. Dovremo superare delle difficoltà, ci saranno da ripensare le nostre strutture ricettive e i nostri servizi. Ma siamo pronti a rimboccarci le maniche; abbiamo dalla nostra professionalità e una consolidata qualità dell’offerta, compresa quella del personale, che in questo momento può fare la differenza” conclude Gacem.
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Fonte: Cna Firenze
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