La scommessa dei fratelli Lazzari: aprire un ristorante dopo il lockdown

Guido e Matteo Lazzari

Ripartire, un verbo dai molti significati. Ripartire vuol dire tornare a qualcosa che già si faceva ma che è stato interrotto, cosa che molti lavoratori, negozi e attività in generale hanno fatto allo scoccare della Fase 2 del Coronavirus. Ripartire però può essere anche da zero, in un posto nuovo, accettando una scommessa che al giorno d'oggi è più dura del solito, a causa del Covid. È ciò che hanno fatto due fratelli a Forcoli aprendo oggi, venerdì 29 maggio 2020, il loro nuovo ristorante Antica Masticheria.

I due fratelli imprenditori si chiamano Guido e Matteo Lazzari, 52 e 45 anni. Il 31 gennaio scorso lasciarono il vecchio ristorante per iniziare un nuovo percorso, dando il via alla ristrutturazione e tutti i lavori del caso, per tirare su il loro locale a Forcoli, in corso Garibaldi. Qualcosa però è andato storto, e sappiamo già cosa. Durante l’allestimento tutto si è bloccato a causa della pandemia: “Eravamo tranquilli, poi è arrivato il Coronavirus che ha bloccato per circa 45 giorni il cantiere”- hanno raccontato i fratelli. Una situazione in cui i muratori erano impossibilitati a lavorare, arredamento fermo chissà dove e neanche i Lazzari potevano vedersi per continuare da soli con un po’ d’olio di gomito. Nonostante le difficoltà che aprire un’attività porti naturalmente con sé e nonostante quelle apportate dal Coronavirus, i fratelli in società non si sono scoraggiati e oggi hanno inaugurato la loro ripartenza.

Antica Masticheria è un osteria, rosticceria e pizzeria, il tutto al tavolo o da asporto. Guido e Matteo, fratelli e soci da oltre 13 anni, sono rispettivamente lo chef e il pizzaiolo.

Gli spazi interni ed esterni del ristorante sono stati rimodulati al momento secondo i protocolli Covid con tavoli distanziati e posti ovviamente ridotti a causa del distanziamento. “Abbiamo preferito mettere qualche posto in meno ma lasciare l’integrità del locale senza usare i plexiglass – hanno commentato. Lo staff sarà minuto di guanti, mascherine e di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari”.

Sicuramente con un po’ di ritardo, più rischio del solito data l’innegabile crisi che la pandemia ha portato con sé in tutti i settori e quindi anche con un po’ di paura per ciò che sarà. Ma nonostante tutto questo, Guido e Matteo Lazzari sono pronti a questa nuova avventura: “Siamo più carichi di prima, era già una sfida e adesso è molto più impegnativa. Se dovevamo dare 100 per partire bene ora bisogna dare il doppio”. Con spirito combattente e non scoraggiato dall’emergenza Coronavirus parte una nuova attività, o riparte come ormai siamo abituati a sentire.

Margherita Cecchin

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