“Migliaia di medici andranno a breve in pensione e molte discipline non potranno essere esercitate senza un’adeguata programmazione della formazione dei giovani medici laureati. Il sistema sanitario rischia il collasso. La Toscana ha fatto tutto ciò che era possibile, più di chiunque altro. L’anno scorso abbiamo finanziato, con nostre risorse, la formazione di 132 medici, facendo salire a 804 i posti disponibili sul territorio regionale. Porterò all’attenzione della Conferenza delle Regioni la necessità urgente di un piano nazionale straordinario. Faremo tutto il possibile, anche se i corsi di specializzazione sono gestiti dalle Università, che dipendono dal Miur”.
A dirlo è il presidente della Regione, Enrico Rossi, che questa mattina ha incontrato in Palazzo Strozzi Sacrati, una delegazione di studenti e giovani medici specializzandi, che avevano dato vita, in Piazza Duomo a Firenze, a un flash mob di oltre un centinaio di studenti e specializzandi in medicina, per far sentire la propria voce, come tanti loro colleghi in tutta Italia.
“Le vostre esigenze sono legittime e sono al vostro fianco", prosegue Rossi, che ha preso l’impegno di organizzare un incontro, già la prossima settimana, con una loro rappresentanza per studiare alcune iniziative. "In questi mesi di emergenza sanitaria il vostro contributo è stato fondamentale - aggiunge il presidente - Il problema è a livello nazionale e non risolverlo è una grave mancanza della politica, cui spetta analizzare i fabbisogni, programmare gli accessi universitari, guardando al futuro. La formazione specialistica va rivista, se vogliamo salvare il nostro intero sistema sanitario. Occorre urgentemente una programmazione ben strutturata”.
Fonte: Regione Toscana
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