Solo 46, lo 0,04% delle imprese esistenti nella Città Metropolitana di Firenze. Sono le aziende che hanno avuto la meglio nella lotteria del bando Impresa Sicura di Invitalia che lo scorso 11 maggio ha assegnato circa 60 milioni di euro (i 50 previsti più altra quota) per il rimborso fino al 100% delle spese sostenute dalle imprese per dispositivi di protezione individuali con il meccanismo del clic day: chi prima arriva meglio alloggia.
Si sono aggiudicate così, globalmente, poco più di 900mila euro di rimborso, circa l’1,5% di quanto stanziato.
“Il click day? Niente di più inopportuno e discriminante per tutti, a maggior ragione per artigianato e piccole imprese che non hanno a disposizione gli stessi strumenti, le stesse connessioni internet, lo stesso personale (sia in termini numerici che di competenze) di aziende grandi e grandissime” commenta Giacomo Cioni, pesidente di CNA Firenze.
Il bando, infatti, si è giocato sui millisecondi. A tal proposito CNA ritiene discutibile il fatto che nella ricevuta di prenotazione rilasciata alle imprese che hanno partecipato al bando siano indicati solo i secondi e non i millisecondi: impensabile per un’assegnazione che si è giocata su velocità da bot. Le imprese devono, a questo punto, solo fidarsi della classifica pubblicata.
“Capiamo perfettamente che lo si utilizza quando i fondi non sono sufficienti a coprire le spese di tutti, ma la lotteria non può essere l’unico sistema. In questo caso meglio sarebbe stato ricorrere al credito d’imposta. Chiediamo che il Governo provveda con altri strumenti agli esclusi” conclude Cioni.
Fonte: CNA Firenze
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