"Vogliamo sapere quali iniziative intenda intraprendere la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché vengano rivisti sia il Masterplan che il progetto della nuova pista dell'aeroporto di Firenze, anche in considerazione delle ingenti risorse economiche pubbliche stanziate per la realizzazione del progetto e della necessità manifestata dalla stessa Enac di rivedere le strategie di intervento e i piani di sviluppo e investimento per quell'aeroporto . Inoltre vogliamo sapere di quali elementi sia a conoscenza il governo circa il soggetto che dovrebbe finanziare i lavori di ampliamento del terminal ovvero se le spese siano previste interamente a carico del concessionario privato o se sia previsto l'investimento di risorse pubbliche."
Sono alcune delle domande che i deputati di Leu, primo firmatario Nicola Fratoianni, pongono nell'interrogazione parlamentare al governo in relazione ai progetti di ampliamento della pista dell'aeroporto di Firenze con un finanziamento pubblico di 200 milioni di euro, contro cui da tempo sono impegnati comitati locali di cittadini, amministrazioni comunali dell'area, associazioni ambientaliste e forze politiche .
Nell'interrogazione parlamentare si ricorda che "il 13 febbraio 2020 il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Toscana Aeroporti contro la sentenza del Tar regionale che aveva disposto l'annullamento della valutazione di impatto ambientale relativo al Masterplan per la realizzazione della nuova pista dell'aeroporto di Firenze."
Inoltre l'Enac, ente proponente insieme a Toscana Aeroporti, nel mese di aprile 2020 ha indirizzato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un'istanza di archiviazione della procedura di Via riguardante l'intervento sui terminal fornendo la seguente motivazione: «l'impatto sull'operatività aeroportuale generato dall'emergenza Covid-19 impone una revisione delle strategie di intervento sulle infrastrutture dell'aeroporto di Firenze». E nei giorni successivi il vicepresidente di Toscana Aeroporti, oltre a confermare la volontà di procedere con la realizzazione di una nuova pista affermava che, data la situazione di crisi determinatasi dall'emergenza sanitaria in corso a causa della pandemia da COVID-19, sarebbero stati rinviati alcuni investimenti sui terminal di Firenze e Pisa fino a quando non sarebbero tornati i livelli dei passeggeri pre-crisi, indicando quale ipotesi la fine del 2022 o l'inizio del 2023 "
"Per la prima volta quindi Enac - afferma Fratoianni - evidenzia la necessità di rivedere le strategie di intervento e i piani di sviluppo e investimento per l'aeroporto di Firenze, così come da sempre sostengono le amministrazioni locali e i comitati civici storicamente contrari alla sua realizzazione"
"La crisi economica e sociale determinata dalla pandemia Covid19 che ha colpito l'intero Paese, ha avuto pesanti ricadute anche in Toscana per cui si rende necessario, - conclude Fratoianni - una rivalutazione e revisione di tutte le priorità, i modelli di sviluppo e le strategie che erano state pensate prima della crisi, al fine di concentrare ogni risorsa disponibile a politiche di sostegno ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese e a tutto il tessuto economico e sociale della Toscana."
Infine nell'interrogazione si chiede "chiarezza che non c'è su chi sia il soggetto che dovrebbe finanziare i lavori di ampliamento del terminal aeroportuale ovvero se le spese sarebbero a carico del concessionario privato o del pubblico"
Fonte: Ufficio stampa
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