Con 20 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia, Lega, Amo Pistoia, Gruppo Misto e Italia Viva), 8 astenuti (Partito democratico Movimento 5 stelle, Pistoia Spirito libero, Pistoia Sorride, Pistoia città di tutti) e nessun contrario, martedì 26 maggio il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento sui Musei civici.
Nel documento, la 'carta di identità' della rete dei musei comunali di Pistoia, sono indicati missione, compiti, funzioni e ruoli. Si articola in cinque parti (per complessivi 30 articoli), più un'appendice che contiene la descrizione dei quattro musei che fanno parte della rete civica (Museo Civico d'arte antica in Palazzo Comunale, Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni, Museo dello Spedale del Ceppo e Casa-studio Fernando Melani), i riferimenti normativi e altri i testi di riferimento. Il precedente regolamento, ora interamente sostituito, era stato approvato nel 2006 e riguardava soltanto il Museo Civico. Da allora sono sopravvenute importanti novità, sia nello scenario legislativo che nell'assetto, sempre più allargato e integrato, dei musei di diretta proprietà e gestione del Comune di Pistoia, che hanno reso necessario un aggiornamento, allo scopo di adeguare il testo precedente alle nuove norme, nonché di estenderlo anche agli altri tre istituti museali comunali.
La presenza di un regolamento, approvato nel rispetto della legislazione nazionale e regionale in materia, e l'individuazione del direttore con specifica competenza ed esperienza professionale, costituiscono i requisiti minimi necessari ai musei, da un lato, per concorrere al riconoscimento della qualifica di museo di rilevanza regionale; dall'altro, per aderire ad un sistema museale, sia esso di natura territoriale o tematica, inteso come strumento di rafforzamento reciproco dei musei di vario livello tecnico e qualitativo che ne fanno parte.
Il provvedimento è stato presentato in aula dal sindaco Alessandro Tomasi.
«Il nuovo regolamento dei Musei Civici – ha detto il primo cittadino - è una vera e propria ‘carta di identità’ dei musei per tracciare le linee future di questo importante settore che riguarda il nostro patrimonio storico e artistico. Il precedente regolamento, approvato nel 2006, riguardava solo il Museo Civico di arte antica di Palazzo comunale. Il nuovo regolamento è un prerequisito richiesto, anche dalla Regione, non solo tra i criteri per l’accreditamento, ma anche per una strategia politica culturale al fine di creare una rete museale capace di progettare e di intercettare finanziamenti, come fatto in questi anni, con strategie comuni in ambito culturale, facendo rete e condividendo le strategie. In commissione sono emersi temi importanti, in particolare sulla direzione dei musei, oggi guidati da Elena Testaferrata. Le riflessioni sviluppate durante il dibattito in commissione sono, in parte, già state accolte nel regolamento mentre altri spunti sono stati messi in evidenza con singoli emendamenti presentati in consiglio comunale».
Il regolamento è stato approvato dopo tre commissioni consiliari e due sedute del consiglio comunale nel quale sono stati discussi diversi emendamenti presentati sia dalla minoranza che dalla maggioranza, diversi dei quali sono stati accolti.
Numerosi gli interventi in aula. Eccone alcuni.
«Questo regolamento va visto nel suo complesso - ha sottolineato il capogruppo del Movimento 5 stelle Nicola Maglione – tenendo conto dell’aspetto artistico e turistico come traino e sviluppo della città, aspetto sottostimato e non adeguatamente sostenuto da questa Amministrazione che si è proposta come quella della svolta e del cambiamento. Dispiace che la predisposizione sia passata quasi come un disbrigo amministrativo e non se ne sia capita l’importanza. Avevamo proposto di stabilire che una quota percentuale della tassa di soggiorno venisse inserita nel regolamento in modo da garantire ai Musei le risorse necessarie. Tra l’altro dei 111.000 euro liquidati nel 2019 dalla tassa di soggiorno, ai Musei Civici, come da noi proposto, non sarà dato niente per la promozione o altro. Si sono invece destinati 25.500 euro, cioè quasi un quarto del totale degli introiti della tassa, a favore della Giostra dell’Orso, manifestazione che doveva continuare ad essere finanziata con i capitoli di bilancio precedenti. L’Amministrazione Tomasi ha completamente tradito quello che era lo scopo della tassa di soggiorno».
Subito dopo Maglione è intervenuto il capogruppo di Forza Italia Iacopo Bojola: «Ritengo che la previsione di istituire un direttore artistico che affianchi quello amministrativo, sia una scelta poco praticabile, se consideriamo che il settore ha solamente tre dipendenti e che le risorse sono estremamente risicate. Sulla questione sono molto deluso della posizione assunta dal sindaco che si è rivelato troppo accondiscendente verso chi, a livello nazionale con il Ministro Bonisoli, ha tagliato i direttori di alcuni musei di rilevanza nazionale ed a Pistoia ci impone ben due direttori. Vorrei inoltre ricordare che stiamo parlando del regolamento dei servizi museali della città, non stiamo parlando della tassa di soggiorno, né della Giostra dell’Orso. Il nuovo regolamento era necessario per adeguarsi al decreto ministeriale e mettersi in linea con le normative più recenti. Per riuscire ad avere l’accreditamento e rientrare nei parametri previsti dal provvedimento nazionale, il Comune aveva la necessità di dotarsi di un regolamento».
«Abbiamo dato la risposta migliore a chi, non avendo argomenti, vorrebbe dipingere l'opposizione come solo polemica – ha evidenziato il capogruppo del Pd Walter Tripi -. Di fatto, grazie a nostri emendamenti abbiamo rivoluzionato e nettamente migliorato un regolamento che politicamente era piatto e poco coraggioso. Non abbiamo ottenuto tutto ciò che avremmo voluto, ma nonostante qualche membro della maggioranza abbia storto il naso, abbiamo introdotto alcune novità importanti: un direttore artistico per aprire i musei al mondo, come in tutte le realtà importanti, un Comitato scientifico composto da figure di esperienza ma anche da neolaureati o operatori culturali, il responsabile del fundraising. Abbiamo rilanciato la sfida di scommettere su Pistoia e sulle sue bellezze, uscendo dall'idea obsoleta e chiusa che anche alcuni consiglieri di maggioranza speravano di sostenere. Auspichiamo sia un primo passo per politiche culturali lungimiranti e forti, che dopo Capitale della Cultura sono totalmente mancate».
«Nel regolamento troviamo una delle buone pratiche e delle forme più espressive della missione museale – ha detto la consigliera di Pistoia Concreta Benedetta Menichelli - ed è la Carta dei servizi dove sono indicate le modalità di fruizione del bene culturale andando a costruire, sotto il profilo sia teorico che operativo, un dialogo con l’utente. Questo regolamento ha un obiettivo alto: ovvero, concepire il sistema museale come fondamento dello sviluppo della città, fondamento culturale ed economico. Non solo un sistema che si occupa di conservazione, ma anche di promozione e di sviluppo, una promozione che deve essere nazionale ed internazionale in sinergia, necessaria ed imprescindibile con il turismo. Credo che questo nuovo testo interpreti bene un percorso che stiamo facendo, ancora lungo, ma siamo sulla buona strada, e dia spunti ed elementi importanti per continuare l'intenso lavoro in corso».
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio Stampa
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