Si sta per concludere l’anno scolastico 2019-20 che si è rivelato essere un anno assolutamente inedito per l’emergenza Covid-19 che ci siamo trovati ad affrontare come comunità scolastica. In questa occasione c’è stato modo di verificare la sinergia tra le varie componenti. "Noi professori - dice la prof.ssa Nesti-, già prima che uscisse l’ordinanza ministeriale, ci siamo incontrati per mettere a punto alcune soluzioni attuabili in casi di emergenza e questo ci ha permesso di iniziare a lavorare immediatamente: infatti le lezioni sono iniziate subito lunedì 9 marzo 2020".
"Certo, questo processo non è stato facile: se in un primo momento le difficoltà sono state principalmente tecniche, successivamente ci siamo dovuti misurare con la necessità di adattare la didattica a questa nuova metodologia. Sebbene molti di noi avessero già affrontato le tematiche sulle TIC (tecnologie informatiche della comunicazione, ndr) in corsi di perfezionamento, l’esperienza sul campo si è rivelata tutt’altro che immediata", racconta invece la prof.ssa Santini.
In questo frangente la propensione dei ragazzi alle nuove tecnologie è stata d’aiuto e con un confronto reciproco e costante tra alunni e docenti siamo riusciti ad elaborare un buon sistema di lavoro. Indubbiamente crediamo che la didattica in presenza non potrà mai essere sostituita per il suo peculiare tratto che è quello di una vicinanza sociale. La didattica a distanza soffre la mancanza di un rapporto prettamente umano che è insostituibile, anche se ci ha permesso di accompagnare i ragazzi durante questo difficile periodo, sia da un punto di vista formativo che di vicinanza emotiva.
"Gli studenti - -racconta la prof.ssa Ranfagni- si dicono complessivamente soddisfatti del lavoro svolto con i docenti e della loro disponibilità, tuttavia denunciano una certa stanchezza dovuta alle molte ore trascorse di fronte allo schermo. Come docenti abbiamo cercato di alleviare il disagio proponendo lezioni diversificate (audio lezioni, video lezioni, flipped classroom) e, a questo proposito, ci confortano le parole di apprezzamento che alcuni genitori hanno voluto spendere nei nostri confronti".
Situazione particolare e inedita è quello dei ragazzi di 5 a liceo che si stanno apprestando a sostenere l’esame di maturità. È proprio il caso di dire che nella scuola non ci si annoia mai: credevamo di aver ormai appreso la modalità di svolgimento dell’esame rinnovato lo scorso anno e invece ci troviamo di fronte a una novità assoluta, mai verificatasi nella storia della scuola italiana! La maggiore preoccupazione deriva dalle nuove tipologie di prove come gli elaborati e dalla modalità prettamente orale dell’esame; il tutto non fa che aggiungere tensione alle normali preoccupazioni che gli studenti provano in questa occasione.
"Siamo certi che gli studenti sapranno accettare la sfida e superarla- dicono i professori del Liceo SSma Annunziata- riuscendo a raggiungere il traguardo che si sono prefissati".
Se i ragazzi sono proiettati verso l’esame, i professori si stanno già adoperando per la programmazione del prossimo anno scolastico per la futura prima liceo e per tutte le altre classi. "Pur nell’incertezza generale la nostra scuola è pronta a recepire il decreto ministeriale – continuano- che prevede un numero limitato di studenti per aula e norme di sicurezza".
Se le condizioni nazionali lo permetteranno e grazie agli ampi spazi della nostra scuola, sarà possibile fare lezione in presenza
Fonte: Liceo SsMa Annunziata
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