“La corsa agli armamenti non si ferma neppure in tempi di pandemia. Con quello che lo Stato italiano spende per un solo cacciabombardiere F-35 si potrebbero creare 3200 posti letto nelle terapie intensive o mettere in sicurezza più di duecento scuole. Chiediamo una moratoria di due anni sulle spese militari per finanziare le scuole e i servizi di sanità pubblica”.
Il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, chiede alla Giunta regionale di intervenire presso il governo nazionale affinché proceda ad una moratoria delle spese militari per il 2020 e il 2021 sull’acquisto, l’importazione e la produzione di nuovi sistemi di armamento. Tra cui anche i cacciabombardieri F-35. “La promozione dei valori della pace, della solidarietà e del dialogo tra popoli, culture e religioni è fra i principi statutari della Regione Toscana - ha aggiunto Fattori, che ha presentato una specifica mozione consiliare insieme al collega Paolo Sarti - e oggi più che mai dobbiamo investire su scuola e salute pubblica, e ripensare un’economia al servizio del bene comune”. “La nostra sicurezza non dipende da quanti carri armati, navi da guerra o F35 possediamo - ha aggiunto Fattori - ma dal numero di ospedali, posti letto e macchinari sanitari di cui siamo dotati. E il nostro futuro non dipende dai cacciabombardieri che riusciremo a schierare ma dalla qualità dell’istruzione che saremo capaci di dare ai nostri figli”.
L’atto di indirizzo presentato dal gruppo regionale Toscana a Sinistra cita i dati dell’Osservatorio sulle spese militari italiane, secondo il quale nel 2020 saranno destinati all’acquisto e alla produzione di nuovi sistemi di armamento ben 26 miliardi di euro: circa il 6% in più rispetto all’anno scorso. “Per rilanciare il Paese dopo il dramma del Covid-19 dobbiamo tagliare le spese militari e riorientare le risorse verso un piano di investimenti per l’edilizia scolastica e sanitaria e per l’incremento di personale a tempo indeterminato”, prosegue Fattori. “Peraltro, una moratoria per il 2020 delle voci relative alla produzione, importazione e acquisto di nuovi sistemi di armamento attraverso una modifica della legge di bilancio e delle previsioni di spesa per il 2021 non intaccherebbe le retribuzioni e le pensioni del personale militare, garantendo la salvaguardia dei salari. E la ricollocazione di tali risorse sulla sanità e la scuola pubblica – conclude Fattori - costituirebbe piena attuazione dei principi costituzionali”. L’appello lanciato nei giorni scorsi dall’associazione Firenze Città Aperta per la chiusura dello stabilimento che assembla i caccia F-35 e per la riconversione delle fabbriche di armi è stato già sottoscritto da oltre un migliaio di persone.
Gruppo Consiliare Toscana a Sinistra
Regione Toscana
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