“Gli screening per la diagnosi precoce del tumore alla mammella (mammografia) ed alla cervice uterina (pap test) sono l’unica vera arma che le donne hanno per prevenire e limitare delle patologie purtroppo non rare, che colpiscono rispettivamente una donna su 9 nell’arco della vita e 16mila pazienti ogni anno (dati Fondazione AIRC). Se la mortalità o le complicazioni sono in calo è proprio grazie alla diagnosi precoce. Con l’ondata del Coronavirus tutto si è fermato, sospeso nel tempo. Anche in Toscana.
Così, Irene Galletti, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e candidata alla Presidenza della Toscana, commenta la necessità di riprendere le attività di screening oncologico nelle strutture sanitarie della Regione.
“Gli screening – divenuti erroneamente differibili – sono cessati per mesi: questo perché percorsi e ambulatori non erano in grado di salvaguardare le donne dal rischio di infezione; le stesse strutture ed il personale sono stati impegnati nella gestione di un evento drammatico quale la pandemia. Questo non deve più accadere. Dovremo convivere a lungo con il virus, è bene quindi che la Giunta regionale trovi soluzioni adeguate affinché i percorsi di diagnosi precoce dedicati alle donne, nelle strutture sanitarie pubbliche, riprendano velocemente e senza mai più arrestarsi. E tutto questo deve avvenire in sicurezza e senza disposizioni che contemplino la riduzione delle attività di monitoraggio.”
Irene Galletti, Consigliera regionale M5S e candidata alla Presidenza della Toscana.
Fonte: Ufficio Stampa
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