Case popolari, 35 milioni di euro per 3 anni per manutenzioni ed efficientamento energetico

Vincenzo Ceccarelli (foto gonews.it)

Ammonta a 35,4 milioni di euro lo stanziamento che la Regione Toscana, su proposta dell'assessore regionale all'urbanistica e alle politiche abitative, Vincenzo Ceccarelli, ha destinato al miglioramento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che in Toscana si compone di quasi 50.000 alloggi.

I fondi sono relativi al triennio 2020-2022. Una quota complessiva di 3 milioni di euro (600.000 per l'annualità corrente e 1,2 milioni ciascuno per i due anni successivi) è destinata alla realizzazione di alloggi sociali in autocostruzione o autorecupero cofinanziati dai Comuni. Il bando che la Regione pubblicherà dovrà valutare proposte che prevedano interventi realizzati attraverso l'autocostruzione e/o l'autorecupero, con forme di partecipazione diretta dei destinatari alla progettazione, riuniti in cooperativa, alla realizzazione e alla successiva gestione degli alloggi e degli spazi comuni realizzati con interventi pilota.

Ammonta invece a 4,4 milioni di euro la dotazione a disposizione dei Comuni per la realizzazione di interventi in edifici di edilizia residenziale pubblica finalizzati al potenziamento ed alla manutenzione straordinaria di impianti per la produzione e la fornitura di energia da fonti rinnovabili, nonché all'effettuazione di interventi di efficientamento energetico. Con questa delibera, presentata in Giunta anche dall'assessore regionale all'ambiente, Federica Fratoni, si avvia un percorso di collaborazione fra i settori politiche abitative ed energia finalizzato a individuare interventi significativi sul patrimonio abitativo pubblico per la realizzazione di impianti innovativi nel campo energetico, per sviluppare il ricorso alle fonti rinnovabili, per alleggerire al contempo la bolletta energetica e l’impatto sull’ambiente del costruito, responsabile in area urbana di una parte significativa delle emissioni climalteranti.

Lo stanziamento più consistente, pari a 28 milioni di euro da qui al 2022, riguarda gli interventi di manutenzione, qualificazione e ripristino del patrimonio Erp, compresi gli interventi di messa in sicurezza sismica. La delibera approvata nel corso dell'ultima seduta di Giunta, prevede anche la ripartizione tra gli 11 Livelli ottimali di esercizio (Lode) della Toscana dei 10 milioni che rappresentano la dotazione relativa al 2020, mentre per il 2021 e il 2022 sono già stanziati 9 milioni l'anno.

Al Lode fiorentino, che amministra 12.820 alloggi, andranno circa 2,5 milioni di euro, a Livorno con oltre 8.600 alloggi sono destinati 1,7 milioni di euro, a Pisa che gestisce oltre 6.300 alloggi vanno oltre 814.000 euro, a Lucca con 4.000 alloggi oltre 814.000 euro, a Massa Carrara con oltre 3.700 alloggi oltre 747.000 euro, Grosseto utilizzerà oltre 635.000 euro per i suoi 3.200 alloggi. Una cifra di poco inferiore, 634.000 euro, è riservata ad Arezzo per oltre 3.100 alloggi. A siena con 2.600 alloggi vanno 520.000 euro, 424.000 a Pistoia per 2.100 alloggi, 357.000 a Prato per 1700 alloggi. Chiude l'elenco degli stanziamenti, con 310.000 euro, Empoli. Li utilizzerà per interventi su circa 1.500 alloggi che amministra.

Ceccarelli: "Risposta importante a un bisogno vero"

“Lo stanziamento di 35,4 milioni di euro in tre anni, destinati al miglioramento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, a cui si aggiungono gli oltre 13 milioni di euro che andranno al sostegno del pagamento degli affitti a libero mercato, rappresentano una risposta importante ad un bisogno vero, quello che riguarda il diritto alla casa”.

Lo ha detto l'assessore regionale all'urbanistica e alle politiche abitative, Vincenzo Ceccarelli, nel corso della conferenza stampa durante la quale ha dato conto dei provvedimenti adottati dalla Regione.

“Occorre sottolineare – ha aggiunto Ceccarelli – che la Toscana è stata la prima Regione ad attivare la misura del contributo straordinario all'affitto anche a favore di chi, a causa della crisi economica provocata dal Covid ha visto ridurre il proprio reddito oltre il 30%. I contributi potranno arrivare fino a 300 euro per massimo tre mesi nei 43 Comuni toscani ad alta tensione abitativa e fino a 250 euro negli altri. Ci tengo a precisare che lo stanziamento che abbiamo deciso, è più di 20 volte quello previsto fino a tre anni fa. E che con questo riusciremo a dare sostegno ad un numero notevole di cittadini che hanno fatto domanda”.

E che le domande siano state numerose lo testimonia il fatto che sono state circa 6.700 nelle tre città più popolose: 3.500 a Firenze, 1.900 a Prato e 1.300 a Livorno. In questi tre e in molti altri Comuni i bandi per le richieste di contributo si sono già chiusi. In altri si stanno chiudendo in questi giorni.

“Mi preme precisare – ha detto ancora Ceccarelli – come con i 28 milioni destinati al miglioramento del patrimonio di edilizia pubblica, a cui si aggiungeranno altre risorse che porteranno il totale ad oltre 36 milioni di euro, riusciremo ad riutilizzare, rendendo agibili tutti i 3000 alloggi vuoti e da ristrutturare coprendo anche il fabbisogno dei circa 1000/1200 ad oggi non finanziati. Infatti, se costruirne uno nuovo costa di media 150.000 euro, ristrutturane uno esistente richiede mediamente 20.000 euro. Voglio anche ringraziare la ministra De Micheli per aver mantenuto gli impegni assunti, rifinanziando con importanti risorse un settore fondamentale, rilanciando l'edilizia e dando una risposta alle fasce più deboli della popolazione”.

“Infine – ha concluso Ceccarelli – abbiamo destinato 4,4 milioni a interventi di manutenzione degli impianti e di efficientamento energetico e porteranno da una parte alla diminuzione delle bollette e dall’altra a un minore impatto ambientale con l’abbattimento delle emissioni. Altri 3 milioni sono contenuti in un bando che verrà pubblicato nelle prossime settimane relativo all’autocostruzione e all’autorecupero, una modalità destinata a cooperative o soggetti che si costituiscono e che provvederanno in prima persona alla progettazione e alla costruzione dei propri appartamenti, realizzando anche un’esperienza di vita e di condivisione tra nuclei familiari”.

Fonte: Regione Toscana

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